mercoledì 17 marzo 2021

 CI HANNO DETTO "ANDRA' TUTTO BENE" E ORA TUTTI SAPPIAMO COME E' ANDATA A FINIRE.

CI HANNO CONVINTO CHE PER NON MORIRE DI VIRUS BISOGNA MORIRE DI QUALUNQUE ALTRA COSA E BASTA.

CI HANNO RACCONTATO DI ESSERE COSCIENZIOSI SUPERESPERTI MA SI SONO RIVELATI SOLO  IGNOBILI FACCENDIERI E MENTITORI SERIALI.

CI HANNO TRATTATO COME CANI DA TENERE AL GUINZAGLIO, CON MUSERUOLA E DA PORTARE ALL'APERTO, PER QUALCHE MINUTO E NON LONTANO DA CASA, SOLO PER ESIGENZE "ESSENZIALI".

CI HANNO IMPOSTO LA GIUSTIFICA PER USCIRE AFFINCHE' SAPPIANO TUTTO CIO' CHE DI NOI NON SANNO ANCORA.

CI HANNO PROMESSO CHE DOPO LA DISTANZA IMPOSTA OGGI PER LEGGE CI SAREMO POTUTI RIABBRACCIARE CON PIU' CALORE DOMANI EPPURE, DOPO TREDICI MESI D'INFERNO, L'ABBRACCIO, UNA DELLE POCHE COSE CHE DA' UN SENSO ALLA VITA, E' VIETATO.

CI HANNO RASSICURATO CHE TUTTO IL LORO AGIRE E' FINALIZZATO AL BENE COMUNE E DEGLI ITALIANI.

QUALCUNO CI CREDE ANCORA? 

 

di Antonio Tortora

 

Carcere-italia da www.stylo24.it

Sere fa passando per piazza Fuga, a Napoli nel cuore del Vomero, abbiamo visto una sessantina di Carabinieri che, pur obbedendo a degli strani ordini, presidiavano la piazza intimorendo, con la sola loro presenza, chiunque volesse attraversare la piazza o sostarvi per qualche ragione personale;  scena consueta sebbene inaccettabile, da piu' di un'anno a questa parte, in tutte le città presidiate d'Italia. Ci siamo chiesti come mai scene del genere non indignano più nessuno quando quelle viste sulle pagine dei libri di storia e della cronaca estera dei giornali, e riferite alle dittature militari dell'America latina, dell'Africa, dell'Asia e della stessa Europa novecentesca, hanno fatto stracciare le vesti a innumerevoli commentatori? Un silenzio inspiegabile anche alla luce dell'ormai abituale presenza di molte migliaia di militari dispiegati nelle strade, non solo delle grandi città, sin dal lontano 2008 data in cui fu autorizzata l'Operazione "Strade Sicure", più volte rinnovata e ulteriormente potenziata in occasione dell'attuale emergenza sanitaria. Tutto ciò nonostante non ci sia alcun apparente allarme relativo alla prevenzione e al contrasto della criminalità e del terrorismo; infatti criminali e terroristi o sono scomparsi oppure sono anch'essi in lockdown. Senza nulla togliere all'efficacia con cui l'Esercito si è prodigato in occasione di emergenza come sismi, eruzioni vulcaniche, crollo di ponti ed eventi meteorologici estremi, e di cui siamo immensamente grati, proprio non vediamo le ragioni per far scortare e presidiare cinematograficamente il vaccino anti-Covid con 11 aerei, 73 elicotteri, 360 autoveicoli e migliaia di uomini nonostante la massicce recenti infornate di nuovi agenti delle forze dell'ordine. Tutte, peraltro, dotate di sofisticate apparecchiature elettroniche e di mezzi nuovi di zecca alla faccia della mancanza di soldi per l'acquiso di benzina e uniformi con cui, per anni, i media ci hanno ammorbato. Tantomeno capiamo le ragioni per presidiare metropoli, città e paesi già del tutto inanimate e agonizzanti attraversate da sparuti e terrorizzati passanti che, invano, cercano un mondo e una vita scomparsi seppelliti sotto una montagna di decreti elaborati e imposti da un manipolo di squilibrati antitaliani in mala fede. Ci siamo, purtroppo, abituati a presenze in uniforme e in armi che non dovrebbero esserci in un paese democratico e repubblicano e questa assuefazione ha fatto sì che credessimo ciecamente alla narrativa di governanti, stampa (portatrice di propaganda filogovernativa piuttosto che di autentica informazione) e pseudovirologi gradassi e afflitti da disturbi antisociali che, ogni minuto della loro tristissima ma ben pagata giornata, invocano restrizioni, limitazioni, divieti e "strette". I loro nomi e la loro cieca ostinazione appartengono, di diritto, agli incubi notturni e diurni di tutti noi che, giammai, avremmo avuto bisogno di questi squallidi individui seguaci del più becero e innaturale isolazionismo. 

 

Giulio Tarro: Siamo in mano a emeriti incapari. TRatto da: /www.mag24.es

 

Per riagganciarci all'articolo precedente, notiamo come le metafore militari siano determinanti nell'orientamento delle percezioni, dei pensieri e delle azioni umane e per questa ragione abbiamo parlato di guerra psicologica (psyops) in riferimento al tentativo ben riuscito, da parte del governo, di paragonare il virus al nemico invasore e il contrasto alla malattia infettiva a una vera e propria campagna militare. Attraverso tale distorsione si comprende il pretesto per legittimare l'abolizione dello stato di diritto (nessuno può affermare il contrario) e il feroce attacco alla Costituzione la cui prevista forma repubblicana di governo non può essere modificata (art.139). Tutti gli attori dello stravolgimento giuridico, dai decisori politici agli ufficiali superiori delle forze dell'ordine, sono imputabili di alto tradimento e attentato alla Costituzione  che è, propriamente, un gravissimo reato militare (art.77 Codice Penale Militare di Pace) a causa del quale anche lo stesso Presidente della Repubblica può essere messo in stato d'accusa sebbene con altri presupposti (art.90 Cost.). Ricordiamo agli smemorati che lo stesso capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, quando ancora non aveva gettato la maschera e si definiva antilobbista schierandosi contro le agenzie di rating, qualche anno fa chiese l'impeachment per Sergio Mattarella salvo poi, come suo solito, fare mea culpa un anno dopo quando si è dedicato, con vera determinazione, alla demolizione controllata del Paese. Tutto ciò che era valido e sacrosanto in tempo di pace (prima del virus) oggi può e deve essere sacrificato mentre tutto quanto prima era impensabile in un paese democratico come il nostro, oggi può e deve essere ritenuto semplicemente inevitabile. Cosicchè nessuno, nè Conte o Di Maio, nè Mattarella o Draghi, nè la Casellati o Fico si è mai degnato di promuovere una discussione pubblica su come affrontare un'emergenza sanitaria che, in grandissima parte, è da addebitare proprio alle classi politiche precedenti e a quella contemporanea. Nè a maggior ragione e doverosamente, nessuno si è mai degnato di darci assicurazioni che, terminata l'emergenza, tutto potrà ritornare come prima. Infatti, lorsignori sanno perfettamente che l'Agenda del The Great Reset, promosso dal World Economic Found e dalle maggiori Corporations non guarderà in faccia ad alcun popolo, tantomeno a quello italiano colpevole di essere ricco, tenace, creativo e dunque in grado di interferire, sia pur precedentemente alle privatizzazioni suicidiarie volute da Mario Draghi qualche decina di anni fa, nei piani economico-sociali dei tecnocrati globalisti. Le prove di quanto affermato sono tutte rintracciabili nei discorsi ufficiali che Draghi fece il 2 giugno 1992 sul panfilo Britannia dove iniziò il saccheggio dell'apparato produttivo e finanziario dello Stato italiano. Da quel preciso momento cominciò l'agonia di un'Italia che, nella contemporaneità e complice l'acceleratore pandemico, raggiunge il fondo della storia attraverso poche semplici coordinate: un'economia di guerra "essenziale" per parafrasare il lessico contiano; una pericolosissima e capillare militarizzazione del territorio che, in caso di turbolenze sociali, potrebbe sfuggire dalle mani dei decisori politico-militari (giova ricordare che il nostro è il Paese dei continui tentativi di colpo di stato e di una classe politica tra le più corrotte al mondo); un'insidiosa imposizione di sempre maggiori restrizioni alle libertà personali, troppo tollerate da un popolo fortemente traumatizzato dall'irresponsabile gestione della crisi sanitaria. Ed infine si assiste a una rinuncia,  quasi consensuale, dei diritti e delle garanzie fondamentali per la sopravvivenza di una democrazia liberale. Una rinuncia che, con ogni evidenza, è stata perseguita e pianificata a tavolino attraverso periodici allarmismi catastrofistici: cortei di mezzi militari  pieni di bare, terapie intensive traboccanti di malati, svariate e periodiche "ondate" covidiane, improbabili varianti sempre più numerose e improvvise. Tutto ciò ha decretato l'enorme fortuna carrieristica di virologi prima sconosciuti e oggi star dello spettacolo mediatico nonchè il rilancio di una classe politica decotta, incapace, affarista, traditrice e antitaliana come mai si era visto prima. Ciò vale sia per la criminogena maggioranza che per le ipocrite e disimulatrici opposizioni. Dunque l'emergenza non finirà più; bisognerà rassegnarsi o confliggere con l'unico strumento che gli italiani hanno a disposizione: la disobbedienza civile.



 

 

http://www.esercito.difesa.it/operazioni/operazioni_nazionali/pagine/operazione-strade-sicure.aspx 

https://www.romatoday.it/attualita/coronavirus-presidio-scorta-vaccino-roma-lazio.html 

https://europa.today.it/attualita/esercito-vaccino-covid-rischio-assalti.html 

https://www.ticonsiglio.com/assunzioni-forze-ordine/ 

https://www.informazionefiscale.it/Forze-dell-Ordine-concorsi-2021-assunzioni-straordinarie 

 https://www.nissolinocorsi.it/concorsi-forze-armate-concorsi-forze-di-polizia-2021/

https://www.ilsole24ore.com/art/cosi-l-esercito-presidiera-milioni-dosi-vaccini-rischio-furti-e-negazionisti-AD6z7c6 

https://www.giurisprudenzapenale.com/wp-content/uploads/2019/04/Fraino_gp_2019_4.pdf 

 https://www.senato.it/1025?sezione=128&articolo_numero_articolo=90

https://www.senato.it/1025?sezione=128&articolo_numero_articolo=90 

https://appelloalpopolo.it/?p=55624https://appelloalpopolo.it/?p=55624 (Discorso di Mario Draghi, al tempo Direttore Generale del Tesoro, alla Conferenza sulle Privatizzazioni tenutasi sullo yacht Britannia il 2 giugno 1992.)

http://www.elzeviro.eu/lelzeviro/draghi-sul-britannia-il-discorso-dellinizio-della-dine-dellitalia.html (Draghi sul Britannia: il discorso dell’inizio della fine dell’Italia) ((In questa seconda metà di gennaio 2020 è venuta fuori sul Fatto Quotidiano la pubblicazione – a quasi trent’anni di distanza – del discorso di Mario Draghi nella famosa crociera sul panfilo Britannia, nel 1992, dove si decise la privatizzazione (o meglio, il saccheggio) dell’immenso apparato produttivo e finanziario dello Stato italiano).

https://www.maurizioblondet.it/le-responsabilita-di-mario-draghi-il-mangiafuoco-del-bfritannia/ (Le responsabilità di Mario Draghi, il mangiafuoco del “Britannia”). 

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-2_giugno_1992_il_giorno_in_cui_litalia_perse_la_sua_sovranit_sul_panfilo_britannia/33535_35358/ ( Quel giorno i massimi vertici dell’economia italiana – il presidente della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi, il ministro del bilancio Beniamino Andreatta (i due che dieci anni prima avevano siglato il tragico “divorzio” tra Bankitalia e Tesoro), il direttore generale del Tesoro Mario Draghi, i vertici dell’Eni, dell’IRI, delle grandi banche pubbliche e delle varie aziende e partecipate di Stato – si incontrarono al largo di Civitavecchia sul panfilo della regina Elisabetta, il “Britannia”, con la crème de la crème della grande finanza internazionale per pianificare a tavolino il saccheggio dell’economia italiana, in primis attraverso la privatizzazione e la liquidazione, a prezzi di saldo, degli straordinari patrimoni industriali e bancari dell’Italia, che avevano fatto la fortuna del nostro paese nel dopoguerra).

https://www.startmag.it/economia/il-governo-senza-strategia-il-fallimento-di-migliaia-di-pmi-e-il-rischio-di-rabbia-sociale/https://www.startmag.it/economia/il-governo-senza-strategia-il-fallimento-di-migliaia-di-pmi-e-il-rischio-di-rabbia-sociale/ 

 https://www.nicolaporro.it/la-strategia-fallimentare-di-conte-lo-stregone/

https://www.linkiesta.it/2020/12/conte-dpcm-natale-lockdown-covid/ (Gli immuni / Il mistero del governo Conte e del suo invincibile fallimento).

https://www.romait.it/il-fallimento-del-governo-conte-casalino-travaglio-in-attesa-di-mario-draghi.html 

 


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