http://www.castcampania.it/
oppure
http://www.castit.it/
Antonio Tortora sugli spalti di Castel Sant'Elmo (Foto di Mario Zifarelli) |
D'altra parte, per gli appassionati, per gli studiosi e più semplicemente per coloro che amano la nostra città le opportunità offerte dall'Istituto sono molteplici e praticamente infinite perchè le visite guidate vengono svolte anche in occasione di aperture straordinarie di palazzi storici, giardini, parchi e appartamenti di grande rilievo storico e architettonico; dunque non soltanto strutture fortificate, masti, torri, torrioni e fossati, mura di cinta e mura merlate ma un'infinità di siti per una città che non é mai stata espugnata direttamente e frontalmente. Per non parlare poi di tutta la Campania dove le fortificazioni, dall'antichità più remota al periodo feudale, abbondano e costituiscono tracce di storia formidabili.
Solo a Napoli abbiamo Castel Nuovo - Chateau Neauf - chiamato anche Maschio Angioino recante una epigrafe dettata dal Panormita "Alfonsus regum princeps hanc condidit arcem"; Castel dell'Ovo costruito sulle fondamenta del castrum Lucullanum, villa del patrizio romano Lucio Licinio Lucullo e legato, indissolubilmente, al mito dell'uovo incantato di virgiliana memoria; Castel Sant'Elmo, oggetto del nostro reportage fotografico, sorto laddove già nel X° secolo sorgeva una chiesetta dedicata a Sant'Erasmo e una torre di vedetta normanna; Castel Capuano il più antico castello della città e da sempre sede del governo e dell'amministrazione giudiziaria; il Castello del Carmine detto "lo Sperone" per la sua forma caratteristica quasi totalmente demolito e visibile solo in piccolissima parte, per il torrione; il Castello di Nisida poco più che un rudere di epoca angioina ma in una posizione strategica eccezionale. E ci pare che di carne a cuocere ce ne sia già abbastanza senza aggiungere tutti i castelli presenti nei capoluoghi di provincia e nel loro circondario. Di Avellino, fra cui ricordiamo Altavilla Irpina, Ariano Irpino, Bisaccia, Cervinara, Mirabella Eclano. Di Benevento fra cui menzioniamo la Rocca dei Rettori, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Limatola, Pontelandolfo. Di Caserta fra cui citiamo il borgo medievale di Caserta Vecchia perfettamente conservato con il mastio di forma cilindrica che svetta sull'abitato, Capua con Castello "delle Pietre", Marzano Appio, Vairano Patenora. Di Salerno fra cui rammentiamo il castello Arechi già Castrum Salerni citato da Tito Livio, Amalfi, Caggiano, Eboli con il castello normanno, Postiglione e Sicignano degli Alburni. Circa la provincia di Napoli nominiamo soltanto i castelli di Acerra, Ischia prima colonia euboica, Lettere, Ottaviano con il suo castello mediceo, Nola con Castel Cicala chiamato anche la "Reggia di Nola" all'epoca degli Orsini, le innumerevoli torri di Sorrento.
Un paesaggio disseminato di strutture difensive, peraltro tipico di tutto il territorio italiano, che nonostante la decadenza strategica dovuta all'invenzione dell'artiglieria che ne penalizza la posizione dominante, recupera la sua importanza e centralità culturale con il Romanticismo.
Oggi visitarli costituisce una grande emozione e soprattutto nella nostra città che, anche da questo punto di vista, é davvero ben dotata.
Poi c'è la questione energetica di Castel Sant'Elmo in qualità di luogo magico molto importante per Napoli ma questa é tutta un'altra storia e ne parleremo in seguito.
Nessun commento:
Posta un commento
Come regola generale qui è gradita l'educazione, si chiede di mantenere un atteggiamento civile e costruttivo, nonché di impegnarsi ad agire con totale rispetto ed onestà sia verso l'amministratore del blog che verso gli altri utenti, pubblicando messaggi che contengano informazioni corrette e veritiere.