"Qui, nella Napoli Sotterranea, misteri, miti e riti mostrano la loro vera essenza: sono enigmi che, se risolti, portano alla conoscenza non senza aver prima affrontato e approfondito credenze e leggende tramandate da tempi immemori cristallizzati nella mente dei figli di Parthenope. Nella pura essenza tufacea l’ uomo spirituale segue i dettami del “Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem (Veram Medicinam)”, elaborato da Basilio Valentino, e lascia dietro di sé una vita di allegorie, parabole, paragoni e similitudini per affrontare sé stesso e il mistero".
di Antonio Tortora
Dopo infinite peregrinazioni sotterranee e di
superficie, abbiamo voluto realizzare il presente documentario a
testimonianza di innata passione per una Napoli tutta da scoprire
e da riscoprire, per una storia non sempre conosciuta, per i numerosi
misteri non sempre svelati, per una vitalità messa spesso a dura prova
da catastrofici eventi naturali e da irresponsabili comportamenti umani.
Napoli, a dispetto di tutto e di tutti, vive e non smette mai di stimolare l'umana curiosità, il desiderio insaziabile di conoscere, l'amore per la bellezza, nè giammai smette di brillare come faro di cultura e civiltà in tutto il Mediterraneo pieno di Sirene e nell'italico Sud incantato e traboccante di eroi e gesta leggendarie. Qui, nel documentario che forse qualcuno avrà la pazienza di seguire nella sua interezza, un punto di vista molto particolare consente di gettare uno sguardo meditato e profondo su una Napoli che, troppo spesso, viene visitata frettolosamente sia dai residenti che dai viaggiatori e dai forestieri; si tratta del punto di vista di chi non si è accontentato di percorrere la città attraverso cardini e decumani, piazzette e vicoli bensì di chi non è mai sazio di quello che vede e che scopre in un percorso energetico che, in fin dei conti, è anche un viaggio antropologico e iniziatico alla ricerca delle proprie radici.
Il silenzio della Napoli Sotterranea, in contrasto armonico con il caos di superficie, contribuisce al raggiungimento di quel pensiero meridiano che sia sotto il cielo che all'ombra della roccia tufacea aleggia, costantemente, nella mente di colui che apparentemente sembra vagare senza meta ma che invece, nella realtà, segue piste cognitive alla ricerca di sè e della sua essenza.
Napoli, a dispetto di tutto e di tutti, vive e non smette mai di stimolare l'umana curiosità, il desiderio insaziabile di conoscere, l'amore per la bellezza, nè giammai smette di brillare come faro di cultura e civiltà in tutto il Mediterraneo pieno di Sirene e nell'italico Sud incantato e traboccante di eroi e gesta leggendarie. Qui, nel documentario che forse qualcuno avrà la pazienza di seguire nella sua interezza, un punto di vista molto particolare consente di gettare uno sguardo meditato e profondo su una Napoli che, troppo spesso, viene visitata frettolosamente sia dai residenti che dai viaggiatori e dai forestieri; si tratta del punto di vista di chi non si è accontentato di percorrere la città attraverso cardini e decumani, piazzette e vicoli bensì di chi non è mai sazio di quello che vede e che scopre in un percorso energetico che, in fin dei conti, è anche un viaggio antropologico e iniziatico alla ricerca delle proprie radici.
Il silenzio della Napoli Sotterranea, in contrasto armonico con il caos di superficie, contribuisce al raggiungimento di quel pensiero meridiano che sia sotto il cielo che all'ombra della roccia tufacea aleggia, costantemente, nella mente di colui che apparentemente sembra vagare senza meta ma che invece, nella realtà, segue piste cognitive alla ricerca di sè e della sua essenza.
Napoli è ricca di Chiese cristiane e di templi pagani tuttavia i suoi sotterranei rappresentano l'unico vero tempio dove gli uomini hanno officiato i loro riti millenari e hanno scoperto e seguito le linee energetiche che caratterizzano i "luoghi di forza" senza i quali nessuna religiosità e nessun mistero si sarebbero potuti coltivare così a lungo; l'essenza magica dell'iniziazione esoterica, intesa come sepoltura simulata e come viaggio nell'Ade, è tutta qui tra queste porose pareti tufacee. Morte, germinazione e vita si alternano simbolicamente ogniqualvolta l'uomo scende per le ripide scale e dimentica l'ordinario, il consueto, il rassicurante per accedere allo straordinario, all'inconsueto, all'incerto snodarsi di quei percorsi che fin troppo spesso incontra nel mondo dell'onirico, del sogno e dell'immaginazione. Diremo quasi che si tratti di valore aggiunto alla vita di superficie, di effluvi tellurici che si orientano verso il cuore dell'uomo e che si fasano con la sua più profonda vita interiore. Un'esperienza significativa che abbiamo provato a raccontare, a ruota libera, senza riferimenti scritti, facendo qualche errore, dimenticando forse qualcosa ma, di sicuro, mettendoci l'anima e il cuore.
Per la realizzazione del documentario si ringrazia l’Associazione culturale“Napoli Sotterranea”, il suo Presidente Enzo Albertini, la infaticabile Rosaria Albertini, l’amica Nadia Manisera, tutto lo staff dell’Associazione e, in modo particolare, la regista del video Silvia Guerra che con passione ha realizzato le riprese, ha montato le immagini e ne ha curato l’audio. Inoltre, per la collaborazione tecnica, ci fa piacere ricordare l'impegno degli amici Enrico Aiello e Marco Manna di Evolution.Labs che da sempre e con entusiasmo seguono la nostra attività culturale e di informazione.
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