di Antonio Tortora
Sovraffollamento e disservizi al CARDARELLI di Napoli (Foto Il Mattino del 24 gennaio 2017) |
I disservizi sanitari, ormai nel nostro
mezzogiorno patologici e fuori della norma, aggravati da una folle e
irresponsabile spending reiew che ha portato a tagli orizzontali che
hanno interessato massicciamente la gestione degli ospedali e delle
emergenze che ad essi fanno riferimento. Con la scusante di ridurre gli
sprechi e di apportare miglioramenti di bilancio, milioni e milioni di
Euro sono scomparsi nel nulla e negli ospedali, come è successo
recentemente a Nola, vicino Napoli, i pazienti sono stati trattati,
anche in emergenza, facendoli sdraiare a terra; e ciò forse non accade
nemmeno nelle città bombardate di una Siria sotto assedio. Nemmeno con i
commissari gevernativi e i tanto decantati manager, che dovrebbero
dirigere gli ospedali come vere e proprie aziende con superpoteri
decisionali, il problema è stato risolto. Qualche giorno fa Il Mattino,
quotidiano partenopeo, ha realizzato un'ennesima inchiesta sul più
grande nosocomio del Mezzogiorno d'Italia ma ci sembrava di leggere le
stesse cose, in fotocopia, che leggevamo decine e decine di anni fa. Ai
giornali e ai giornalisti va il merito di fare inchieste ma ai
governanti e ai responsabili regionali di questo sfacelo assurdo va il
demerito di non aver fatto nulla per migliorare le cose visto che di
nuovo ci troviamo a parlare di queste tragedie, perchè di tragedie si
tratta in quanto si ha a che fare con la salute delle persone, con la
vita e la morte dei pazienti che non possono fare altro che rivolgersi
agli ospedali in caso di emergenza. Eppure è strano, quando si parla di
Cardarelli non si parla di un ospedale qualunque bensì di un centro
d'eccellenza dove l'alta specializzazione nell'assistenza sanitaria
d'urgenza e nelle prestazioni richieste per il pronto soccorso sono
ineguagliate e incomparabili rispetto a qualunque altro ospedale del
Sud; ciò può essere testimoniato efficacemente dalla nostra stessa
esperienza e testimonianza. I numeri fanno paura e si parla di decine di
migliaia di prestazioni erogate in tutti i settori, con professionalità
da parte dei medici titolari dei più svariati padiglioni (circa 21) e
con abnegazione da parte del personale infermieristico e
para-infermieristico che lavorano tutti a stretto contatto in complessi e
edifici che sfiorano e forse superano i 50mila metri quadrati. MA COME
MAI OCCORRONO TANTE ORE DI ATTESA DURANTE IL TRIAGE E LA RELATIVA
ASSEGNAZIONE DEI CODICI-COLORE? COME MAI OCCORRONO TANTE ORE DI ATTESA
NEL REPARTO OBI OVVERO OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA? E QUANDO SI VIENE
ASSEGNATI A UN REPARTO MOLTO FREQUENTATO COME CHIRURGIA E MEDICINA D'
URGENZA COME MAI SI FINISCE SU UNA BARELLA FUORI DAL REPARTO, COSA
VIETATA OPPURE NEI CORRIDOI, COSA ALTRETTANTO VIETATA? Poi c'è
l'umiliante e preoccupante attesa per avere un posto letto all'interno
delle stanze che, di regola, sono sovraffollate ma necessarie in quanto
ogni posto letto è dotato di erogatore di ossigeno e di attrezzature per
la somministrazione di flebo e quant'altro. INSOMMA COME MAI SI PARLA
SEMPRE DELLE STESSE COSE PERIODICAMENTE QUANDO MAGARI CI SCAPPA IL MORTO
E SCOPPIA (SI FA PER DIRE) UNO SCANDALO? DA DECENNI NON E' CAMBIATO
NULLA A PARTE LE NON ASSUNZIONI E LA CRONICA MANCANZA DI PERSONALE; A
PARTE I TAGLI ASSURDI CHE DIMOSTRANO COME I DECISORI POLITICI E
AMMINISTRATIVO-BUROCRATICI TENGANO PIU' IN CONTO LA RIDUZIONE DEI COSTI
CHE LA VITA DELLE PERSONE. E, CI CHIEDIAMO COSA FA LA MAGISTRATURA DI
FRONTE A MEDICI ECCEZIONALI E A INFERMIERI DI GRANDE ESPERIENZA CHE SONO
COSTRETTI A SUBIRE UNO STRESS SPAVENTOSO E A FUNGERE DA INCUDINE SOTTO
IL PESANTE MARTELLO DELLE CRITICHE E DELLE GIUSTE RIMOSTRANZE DI UN
PUBBLICO ESASPERATO FATTO DI PAZIENTI E DI LORO CONGIUNTI CHE RIMANGONO
SEMIABBANDONATI IN QUELLO CHE POTREMO DEFINIRE UN VERO E PROPRIO GIRONE
INFERNALE? CI RISULTA CHE I MEDICI INFORMANO COSTANTEMENTE LA DIREZIONE
SANITARIA E I SINDACATI DI QUANTO ACCADE MA NULLA ACCADE PER MIGLIORARE
TALE DISPERATA SITUAZIONE. QUALCUNO DOVRA' PORRE FINE A TUTTO QUESTO NEL
PIU' IMPORTANTE NOSOCOMIO DEL SUD DOVE ACCADONO MIRACOLI PER LA BRAVURA
E L' IMPEGNO DEGLI UOMINI CHE CI LAVORANO E DOVE, PARIMENTI, ACCADONO
COSE TERRIBILI PER LE CONDIZIONI IN CUI L' OSPEDALE E' AMMINISTRATO. E
PENSARE CHE C' E' DI PEGGIO IN QUEL SOTTOBOSCO DI OSPEDALI MINORI MA NON
PER QUESTO MENO STRATEGICI DISSEMINATI SU TUTTO IL TERRITORIO CITTADINO
E LA PROVINCIA. E PENSARE CHE MOLTI OSPEDALI NON MOLTO TEMPO FA
AVREBBERO DOVUTO CHIUDERE SOLO PER FAR RISPARMIARE L' AMMINISTRAZIONE
REGIONALE E LO STATO CENTRALE A SCAPITO DELLA SEMPRE PIU' PRESSANTE
RICHIESTA DEI SERVIZI SANITARI. UN WELFARE SEMISMANTELLATO CHE VA
POLVERIZZANDOSI GIORNO DOPO GIORNO SOTTO I POTENTI COLPI DI UN FEROCE
NEOLIBERISMO CHE TENDE SEMPRE PIU' A FAVORIRE CLINICHE, LABORATORI E
MEDICI PRIVATI. QUANTA GENTE DEVE ANCORA MORIRE PER FERMARE LO SCEMPIO?
Sovraffollamento e disservizi al CARDARELLI di Napoli (Foto Il Mattino del 24 gennaio 2017) |
Nessun commento:
Posta un commento
Come regola generale qui è gradita l'educazione, si chiede di mantenere un atteggiamento civile e costruttivo, nonché di impegnarsi ad agire con totale rispetto ed onestà sia verso l'amministratore del blog che verso gli altri utenti, pubblicando messaggi che contengano informazioni corrette e veritiere.