domenica 29 gennaio 2017

CIO' CHE ACCADE, ORMAI DA DECENNI, AL CARDARELLI E IN MOLTI ALTRI OSPEDALI DEL SUD ITALIA NON E' PIU' TOLLERABILE. EPPURE QUI MEDICI PREPARATI SALVANO MOLTE VITE UMANE IN REPARTI D'EMERGENZA MA IN CONDIZIONI DI LAVORO A DIR POCO BESTIALI E CONTRA LEGEM. FRA MEDICI E PERSONALE SANITARIO E PARAMEDICO UN SENSO DI IMPOTENZA DERIVANTE DAI TAGLI ALLE SPESE SANITARIE, DALLA MANCANZA DI PERSONALE E DALLA IMPOSSIBILITA' DI ORGANIZZARSI PER LE NECESSITA' DELL 'EMERGENZA SECONDO QUANTO PREVISTO DALLA LEGGE E DAL BUONSENSO. PERCHE' LA MAGISTRATURA NON INTERVIENE IN MANIERA EFFICACE?

COME MAI OCCORRONO TANTE ORE DI ATTESA NEL REPARTO OBI OVVERO OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA? E QUANDO SI VIENE ASSEGNATI A UN REPARTO MOLTO FREQUENTATO COME CHIRURGIA E MEDICINA D' URGENZA COME MAI SI FINISCE SU UNA BARELLA FUORI DAL REPARTO, COSA VIETATA OPPURE NEI CORRIDOI, COSA ALTRETTANTO VIETATA? TUTTO CIO' ACCADE AL CARDARELLI IL PIU' GRANDE NOSOCOMIO DELLA CAMPANIA E DELL' INTERO SUD ITALIA.

di Antonio Tortora
 
Sovraffollamento e disservizi al CARDARELLI di Napoli (Foto Il Mattino del 24 gennaio 2017)
I disservizi sanitari, ormai nel nostro mezzogiorno patologici e fuori della norma, aggravati da una folle e irresponsabile spending reiew che ha portato a tagli orizzontali che hanno interessato massicciamente la gestione degli ospedali e delle emergenze che ad essi fanno riferimento. Con la scusante di ridurre gli sprechi e di apportare miglioramenti di bilancio, milioni e milioni di Euro sono scomparsi nel nulla e negli ospedali, come è successo recentemente a Nola, vicino Napoli, i pazienti sono stati trattati, anche in emergenza, facendoli sdraiare a terra; e ciò forse non accade nemmeno nelle città bombardate di una Siria sotto assedio. Nemmeno con i commissari gevernativi e i tanto decantati manager, che dovrebbero dirigere gli ospedali come vere e proprie aziende con superpoteri decisionali, il problema è stato risolto. Qualche giorno fa Il Mattino, quotidiano partenopeo, ha realizzato un'ennesima inchiesta sul più grande nosocomio del Mezzogiorno d'Italia ma ci sembrava di leggere le stesse cose, in fotocopia, che leggevamo decine e decine di anni fa. Ai giornali e ai giornalisti va il merito di fare inchieste ma ai governanti e ai responsabili regionali di questo sfacelo assurdo va il demerito di non aver fatto nulla per migliorare le cose visto che di nuovo ci troviamo a parlare di queste tragedie, perchè di tragedie si tratta in quanto si ha a che fare con la salute delle persone, con la vita e la morte dei pazienti che non possono fare altro che rivolgersi agli ospedali in caso di emergenza. Eppure è strano, quando si parla di Cardarelli non si parla di un ospedale qualunque bensì di un centro d'eccellenza dove l'alta specializzazione nell'assistenza sanitaria d'urgenza e nelle prestazioni richieste per il pronto soccorso sono ineguagliate e incomparabili rispetto a qualunque altro ospedale del Sud; ciò può essere testimoniato efficacemente dalla nostra stessa esperienza e testimonianza. I numeri fanno paura e si parla di decine di migliaia di prestazioni erogate in tutti i settori, con professionalità da parte dei medici titolari dei più svariati padiglioni (circa 21) e con abnegazione da parte del personale infermieristico e para-infermieristico che lavorano tutti a stretto contatto in complessi e edifici che sfiorano e forse superano i 50mila metri quadrati. MA COME MAI OCCORRONO TANTE ORE DI ATTESA DURANTE IL TRIAGE E LA RELATIVA ASSEGNAZIONE DEI CODICI-COLORE? COME MAI OCCORRONO TANTE ORE DI ATTESA NEL REPARTO OBI OVVERO OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA? E QUANDO SI VIENE ASSEGNATI A UN REPARTO MOLTO FREQUENTATO COME CHIRURGIA E MEDICINA D' URGENZA COME MAI SI FINISCE SU UNA BARELLA FUORI DAL REPARTO, COSA VIETATA OPPURE NEI CORRIDOI, COSA ALTRETTANTO VIETATA? Poi c'è l'umiliante e preoccupante attesa per avere un posto letto all'interno delle stanze che, di regola, sono sovraffollate ma necessarie in quanto ogni posto letto è dotato di erogatore di ossigeno e di attrezzature per la somministrazione di flebo e quant'altro. INSOMMA COME MAI SI PARLA SEMPRE DELLE STESSE COSE PERIODICAMENTE QUANDO MAGARI CI SCAPPA IL MORTO E SCOPPIA (SI FA PER DIRE) UNO SCANDALO? DA DECENNI NON E' CAMBIATO NULLA A PARTE LE NON ASSUNZIONI E LA CRONICA MANCANZA DI PERSONALE; A PARTE I TAGLI ASSURDI CHE DIMOSTRANO COME I DECISORI POLITICI E AMMINISTRATIVO-BUROCRATICI TENGANO PIU' IN CONTO LA RIDUZIONE DEI COSTI CHE LA VITA DELLE PERSONE. E, CI CHIEDIAMO COSA FA LA MAGISTRATURA DI FRONTE A MEDICI ECCEZIONALI E A INFERMIERI DI GRANDE ESPERIENZA CHE SONO COSTRETTI A SUBIRE UNO STRESS SPAVENTOSO E A FUNGERE DA INCUDINE SOTTO IL PESANTE MARTELLO DELLE CRITICHE E DELLE GIUSTE RIMOSTRANZE DI UN PUBBLICO ESASPERATO FATTO DI PAZIENTI E DI LORO CONGIUNTI CHE RIMANGONO SEMIABBANDONATI IN QUELLO CHE POTREMO DEFINIRE UN VERO E PROPRIO GIRONE INFERNALE? CI RISULTA CHE I MEDICI INFORMANO COSTANTEMENTE LA DIREZIONE SANITARIA E I SINDACATI DI QUANTO ACCADE MA NULLA ACCADE PER MIGLIORARE TALE DISPERATA SITUAZIONE. QUALCUNO DOVRA' PORRE FINE A TUTTO QUESTO NEL PIU' IMPORTANTE NOSOCOMIO DEL SUD DOVE ACCADONO MIRACOLI PER LA BRAVURA E L' IMPEGNO DEGLI UOMINI CHE CI LAVORANO E DOVE, PARIMENTI, ACCADONO COSE TERRIBILI PER LE CONDIZIONI IN CUI L' OSPEDALE E' AMMINISTRATO. E PENSARE CHE C' E' DI PEGGIO IN QUEL SOTTOBOSCO DI OSPEDALI MINORI MA NON PER QUESTO MENO STRATEGICI DISSEMINATI SU TUTTO IL TERRITORIO CITTADINO E LA PROVINCIA. E PENSARE CHE MOLTI OSPEDALI NON MOLTO TEMPO FA AVREBBERO DOVUTO CHIUDERE SOLO PER FAR RISPARMIARE L' AMMINISTRAZIONE REGIONALE E LO STATO CENTRALE A SCAPITO DELLA SEMPRE PIU' PRESSANTE RICHIESTA DEI SERVIZI SANITARI. UN WELFARE SEMISMANTELLATO CHE VA POLVERIZZANDOSI GIORNO DOPO GIORNO SOTTO I POTENTI COLPI DI UN FEROCE NEOLIBERISMO CHE TENDE SEMPRE PIU' A FAVORIRE CLINICHE, LABORATORI E MEDICI PRIVATI. QUANTA GENTE DEVE ANCORA MORIRE PER FERMARE LO SCEMPIO?


Sovraffollamento e disservizi al CARDARELLI di Napoli (Foto Il Mattino del 24 gennaio 2017)

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