mercoledì 2 febbraio 2022

 CI CHIEDIAMO SE E' NORMALE CHE, PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI IL GOVERNO INASPRISCE LE RESTRIZIONI, MOLTIPLICA LE SANZIONI, INSISTE NELL'IMPORRE TRATTAMENTI SANITARI SPERIMENTALI NONOSTANTE GLI INNUMEREVOLI EFFETTI AVVERSI E SUBORDINA OGNI ASPETTO DELLA VITA A UN ODIOSO E ANTICOSTITUZIONALE LACIAPASSARE BUROCRATICO, IN TROPPI, DROGATI DALLA PROPAGANDA MEDIATICA, DALLA TEMPERIE DI DISSONANZA COGNITIVA E DAL PERSISTENTE CLIMA DI GUERRA PSICOLOGICA (PSYOPS), SOSTENGANO CHE LA NARRAZIONE DOMINANTE STIA CAMBIANDO E CHE UN MIGLIORAMENTO SOSTANZIALE SIA IMMINENTE. L'OTTIMISMO BECERO E OTTUSO, COME QUELLO PROPUGNATO DALLE DOTTRINE NEW AGE, NON GIOVA ALLA COMPRENSIONE REALE DI QUANTO STA ACCADENDO ORMAI DA TROPPO TEMPO; ANCHE SE CI RENDIAMO CONTO CHE ARRAMPICARSI SUGLI SPECCHI DELLE SPERANZE FARLOCCHE POTREBBE RAPPRESENTARE UN SURROGATO MOMENTANEO DI CHIMERICA FIDUCIA.  TUTTAVIA NON E' AUSPICABILE IGNORARE CHE AGGRAPPANDOCI A SPERANZE INVEROSIMILI ASSUMIAMO UNA FORMA MENTIS E UN COMPORTAMENTO SCHIFOSAMENTE GREGARIO PER CUI SIAMO COLPEVOLI DI AVER CONTRIBUITO A TRASFORMARE GRAN PARTE DELLA POPOLAZIONE ITALIANA IN GONGOLANTI CONTROLLORI DELL'INFAME CERTIFICATO DI OBBEDIENZA. IL TUTTO SI SVOLGE PERO' NELLA PIU' COMPLETA ILLEGALITA', IN QUANTO TALE ESECRABILE COMPORTAMENTO CONTRASTA CON IL REGOLAMENTO UE 679 DEL 2016 NOTO COME GENERAL DATA PROTECTION REGULATION. CI RIFERIAMO AL TRATTAMENTO E ALLA LIBERA  CIRCOLAZIONE DEI DATI PERSONALI; UNA MATERIA DELICATISSIMA, ULTIMO BALUARDO GIURIDICO CONTRO UNO STRAPOTERE POLITICO E BUROCRATICO QUASI INCONTRASTATO E PERICOLOSAMENTE SOVERCHIANTE, CHE IL GOVERNO ITALIANO HA DECISO DI AGGIRARE, IN MANIERA SURRETTIZIA, TRASFORMANDO OGNI TITOLARE DI ATTIVITA' COMMERCIALE, OGNI DIPENDENTE DEI PIU' SVARIATI UFFICI PUBBLICI E PRIVATI COMPRESE ASL, POSTE, BANCHE, SCUOLE, MEDICI O FORZE DELL'ORDINE IN ACCERTATORE AUTORIZZATO E CONTROLLORE SBIRRESCO. GLI SCERIFFI CHE IMMAGINAVAMO ESISTERE SOLO SUL SUOLO STATUNITENZE E NEI TERRITORI DI FRONTIERA SI SONO, PURTROPPO, MATERIALIZZATI A OGNI ANGOLO DI STRADA SUL SUOLO ITALICO A CAUSA DEL CONFERIMENTO DI POTERI IMPENSATI A INDIVIDUI INCONSAPEVOLI PER IGNORANZA, FRUSTRATI DALL'EMERGENZA CONTINUA E FALLITI PER CARENZA DI VALORI INDIVIDUALI, SOCIALI, POLITICI E GIURIDICI. ALTRIMENTI GIAMMAI SI SAREBBERO DICHIARATI, SENZA ALCUNA ESITAZIONE, PRONTI A OBBEDIRE DEVOTAMENTE AI TIRANNI  E A VESTIRSI DI CARATTERE, PUR DI POTER CONTINUARE A TRASCINARE LA PROPRIA MISERA E SQUALLIDA ESISTENZA SENZA FUTURO. TIRANNI "TUTTE CHIACCHIERE E DISTINTIVO", COME SUGGERIVA AL CAPONE NEL CELEBRE FILM DI BRIAN DE PALMA, MA NON INTOCCABILI POICHE', ALMENO FINO A QUANDO LA COSTITUZIONE NON SARA' DEFINITIVAMENTE ARCHIVIATA, "TUTTI I CITTADINI HANNO PARI DIGNITA' SOCIALE E SONO EGUALI DAVANTI ALLA LEGGE SENZA ALCUNA DISTINZIONE" E, AGGIUNGIAMO NOI, SENZA TENERE CONTO SE SI E' SANI, NON VACCINATI, MALATI, MORIBONDI, VACCINATI TRIPLODOSATI E GREENPASSATI. PER TALE RAGIONE CHI DISCRIMINA E' PASSIBILE DI REATO E VA DENUNCIATO ANCHE SE CERCA DI GIUSTIFICARSI DIETRO L'IMPERIO DI DECRETI E LEGGI INGIUSTE EMANATI DA UN ESECUTIVO DIMENTICO DEL FATTO CHE L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA PARLAMENTARE. LA DISCRIMINAZIONE SANITARIA E L'APARTHEID NON SONO RICONOSCIUTE NE' DAL NOSTRO ORDINAMENTO NE' DAL DIRITTO NATURALE NE' DALLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO. IL CONTROLLO PARANOICO ESERCITATO DA QUEI MINUS HABENS CHE CREDONO DI OPERARE NEL GIUSTO APPLICANDO NORME DEMENZIALI E FOLLI RAPPRESENTANO UN'OCCASIONE UNICA E IRRIPETIBILE PER SCIMMIOTTARE IL POTERE E ANGARIARE E TORMENTARE AVVENTORI, UTENTI E FRUITORI DEI PIU' SVARIATI SERVIZI. CERTO VA PRESO ATTO CHE C'E' UNA SPARUTA MINORANZA CHE COMBATTE, SENTENDOSI ANCORA TITOLARE DI SACROSANTI DIRITTI, E NON SI ADEGUA A TALI INFAMIE E ABIEZIONI GOVERNATIVE; MA E' POCA COSA RISPETTO ALLA TRACOTANZA DI PARASSITI E SFRUTTATORI CHE STANNO DISSANGUANDO IL PAESE. DALL'ANALISI DEL GDPR CITATO SI EVINCE CHE TUTTI I SOGGETTI PREPOSTI AL CONTROLLO DEVONO RICHIEDERE UN APPOSITO PARERE AL GARANTE PER LA PRIVACY NONCHE' SONO TENUTI A RICHIEDERE AL MINISTERO DELLA SALUTE UNA DELEGA FORMALE E ISTRUZIONI SPECIFICHE A CURA DEL DATA PROTECTION OFFICER. CIO' VUOL DIRE CHE CHIUNQUE RICHIEDA IL GREEN PASS, SENZA LE PRESCRITTE AUTORIZZAZIONI DA PARTE DEL MINISTERO DELLA SALUTE, PUO' E DEVE ESSERE SEGNALATO DAL CLIENTE, DALL'UTENTE O DAL DIPENDENTE AL GARANTE DELLA PRIVACY CHE, IN TAL CASO, HA IL POTERE DI EROGARE SANZIONI VARIABILI DA 50MILA E 150MILA EURO. NEL CASO IN CUI SI SUBISCANO VERIFICHE, QUINDI, E' SEMPRE OPPORTUNO SEGNALARE TALE SITUAZIONE ALL'AGENTE ACCERTATORE E RICHIEDERE LA NECESSARIA  PRESCRITTA DELEGA DA PARTE DEL TITOLARE DEI DATI PERSONALI. TALE MANIERA DI ESPORRE POTRA' APPARIRE COMPLESSA AI MENO RIFLESSIVI, MA SI TRATTA DI NORME GIURIDICHE PRIMARIE GRAVEMENTE COMPROMESSE E CHE NON SEMBRANO PIU' IN GRADO DI ASSICURARE LA PACIFICA CONVIVENZA FRA CITTADINI E ISTITUZIONI NONCHE' SI TRATTA DI PRECISI E RICONOSCIUTI DIRITTI UMANI CHE, MAI COME IN QUESTI ULTIMI TRE INVERNI, SONO STATI TOTALMENTE VIOLATI CON PRETESTI CHE ANCORA VENGONO TENUTI IN VITA ARTIFICIALMENTE E CONTRO OGNI EVIDENZA SCIENTIFICA. TRA MORIA DI AZIENDE, UN'ECONOMIA AL COLLASSO E UNA SOCIETA' CIVILE OLTREMODO PROSTRATA, PER VOLERE DI UNA CLASSE POLITICA INDEGNA, FALLIMENTARE E DEDITA AL SACCHEGGIO DI BENI, DENARI E PROPRIETA' IMMOBILIARI, IL NOSTRO PENSIERO VA ALL'INSEGNANTE DI 33 ANNI CHE SI E' BRUCIATO VIVO, SIMBOLICAMENTE, DAVANTI ALLA CASERMA DEI CARABINIERI DI RENDE, GIUSTO UNA MANCIATA DI ORE PRIMA CHE ENTRASSERO IN VIGORE LE ULTERIORI E PIU' FEROCI MISURE CONTRO CHI NON INTENDE PIEGARSI ALLE IMPOSIZIONI E ALLA PREPOTENZA GOVERNATIVE. PARE AVESSE IL GREEN PASS QUINDI E' PROBABILE CHE AVRANNO ALMENO TENTATO DI CURARLO. MA, DI QUESTO, NON POSSIAMO ESSERNE CERTI VISTO IL COMPORTAMENTO IRRESPONSABILE E TOTALMENTE ASSERVITO DELLA CLASSE MEDICA A BIG PHARMA E IL CLIMA TERRIFICANTE CHE SI RESPIRA IN QUELLA CHE POTEVA CONTINUARE A ESSERE CONSIDERATA UNA TERRA MAGNIFICA, BACIATA DALLA FORTUNA E CHE INVECE SI E' TRASFORMATA IN UN TERRITORIO ARIDO DOVE L'ALITO PESTIFERO DEL DRAGO, DI LEGGENDARIA E MEDIEVALE MEMORIA, HA BRUCIATO TUTTO: LO SPIRITO DELLE LEGGI, LA COSTITUZIONE, IL LAVORO, LA DEMOCRAZIA, I DIRITTI DEL POPOLO SOVRANO E ORA PURE CORPI UMANI. 

Di Antonio Tortora


 

Mario Draghi Tratto da: httpwww.terramagick.com

Perchè gli oligarchi che fanno parte di un esecutivo totalitario che mantiene ancora gli italiani in regime di detenzione (siamo al vertice storico del totalitarismo liberalfascista) e sotto ricatto (siamo al vertice dell'amoralità e della psicopatica crudeltà) non inviano i loro curricula al dittatore cinese Xi Jinping? Domanda legittima vista la simpatia, da loro sempre manifestata, nei confronti del sistema dei crediti sociali alla cinese dove l'obbedienza cieca e totale paga mentre ogni minimo errore, fosse anche di mera natura burocratica o una semplice dimenticanza, penalizza e condanna. Magari troverebbero un impiego soddisfacente e adattissimo per vetero, retro e fintocomunisti come un Partito che di democratico ha solo il nome e per un Movimento che non brilla più di luce stellare ma forse a stento lascia trasparire una fioca luce degna di un lumino cimiteriale. Potrebbero sfogare il loro sadismo sugli Uiguri, turcofoni di religione islamica, su cui incombe un vero e proprio genocidio, dimenticato e occultato da parte di un occidente asservito, e posto in essere dal partito comunista cinese. In primis potrebbe essere esaminato il curriculum vitae di Draghi, che istituendo il califfato del Draghistan ritiene che l'intero paese sia un suo feudo personale e l'intero popolo italico sia un'accozzaglia di sudditi ossequenti e remissivi da spremere con tasse, imposte e bollette; da terrorizzare con decreti intimidatori, ricattatori, estorsivi; da far soffrire e morire con terapie geniche sperimentali (alla Mengele di triste memoria) i cui drammatici effetti avversi vengono accuratamente tenuti nascosti dai media di regime; da far impazzire con l'ossessione vaccinale e tamponale nonchè da punire per essere riuscito a sopravvivere a gentaglia geneticamente anti-italiana e venduta alle Corporations e alla Unione Europea come Monti, Letta, Renzi, Gentiloni e, infine, il peggiore di tutti Conte. Costui (Conte), afflitto da decretite logorroico-compulsiva proferì le famose frasi: "andrà tutto bene" e "torneremo a riabbracciarci presto"; bene, si è visto come è andata a finire e ora se la gode il profeta di sventure. Va tutto male e piuttosto che riabbracciarci siamo tutti lontani mille miglia gli uni dagli altri per paura non tanto del virus ma delle inaccettabili sanzioni poliziesche. Ma torniamo a quel Draghi che ha gettato la maschera e che con il Dragone cinese ha molte affinità compreso la brutta faccia e il cinismo innato con cui tratta i compatrioti; in Cina lo vedremo davvero bene. In secundis i curricula vitarum di Speranza (ministro della malattia e della più schifosa delazione) e Sileri che credono di essere gli dei della medicina, come Esculapio, ma che hanno dimistichezza solo con il serpente attorcigliato attorno alla verga per la maniera vile in cui hanno tradito, morso e avvelenato un intero popolo e fatto morire una grande quantità di anziani per aver vietato loro le cure necessarie e per aver inferto il colpo di grazia al settore sanitario oggi quasi del tutto inesistente. Chi è costretto a ricorrere alla sanità pubblica lo sa bene come stanno le cose e sa che la nostra non è un'affermazione mendace. L'neffabile coppia, compagni di merende, ha imposto protocolli politici, maltusiani ed eugenetici, decisi in riunioni segrete con il famigerato CTS, per eliminare una fetta della popolazione "più fragile" come amano definire (chissà perchè) gli anziani sostituendo gli ordinari, previsti e collaudati protocolli sanitari; e i medici, gregari anch'essi e contenti di guadagnare qualcosa in più negli hub vaccinali, come se fossero degli accattoni, hanno accettato di buon grado i protocolli politici, facendo impennare esponenzialmente i profitti, le azioni, le quotazioni e gli indici borsistici di quel letame farmacobiotransgenico che risponde al nome di Big Pharma. Come ormai è noto a tutti contano solo i vaccini e gli hub vaccinali; il resto nella mente di questi mentecatti non esiste: diagnosi, prevenzione, urgenze, interventi chirurgici e cure sono state abolite per decreto. E qui dobbiamo purtroppo ripeterci: chi è costretto a ricorrere alla sanità pubblica lo sa bene come stanno le cose e sa che la nostra non è un'affermazione mendace. "Che gli italiani crepino pure, chissenefrega, purchè il nostro diabolico potere aumenti a dismisura", questo è quello che, evidentemente, potrebbe passare per la mente dei decisori viste le minacce, i ricatti e le estorsioni che osano propinare quotidianamente alla gente interdetta e offesa da questo trattamento che non trova alcuna giustificazione. In tertium il curriculum vitae di Colao che si manifesta talmente fanatico della digitalizzazione che ai suoi occhi gli umani sono da considerare solo ed esclusivamente terminali  elettronici microchippati di comandi trasmessi da remoto, lui lavora infatti solo da remoto e da molto tempo fuori dall'Italia (Inghilterra), magari con il 5G o il 6G superpotenziato e in grado di friggere i cervelli oltre che le uova. E ancora in tertium il curriculum vitae di Cingolani che, nelle sue allucinanti, transumane e postumane conferenze, definisce gli altri viventi "umani" come se lui fosse un essere superiore o "sapiens" come se lui appartenesse a un'altra specie vivente extraterrestre. E allora perchè non se ne torna sul pianeta rettiliano da cui proviene? Qui non è affatto gradito con la sua smania di controllo delle menti attraverso le reti neurali. Solo pochi nomi, abbiamo citato, per sottolineare la qualità dubbia e molto scadente di individui, non eletti da nessuno ma cooptati dopo aver trovato il placet di organizzazioni private straniere e apolidi; che non sono mai stati capaci di interagire nè con gli "umani" ritenuti, da razzisti quali sono, una specie inferiore nè tantomeno con il popolo italiano tristemente rinchiuso in una sorta di mattatoio dove ferree leggi darwiniane stabiliscono l'ordine con cui procedere allo sgozzamento e al dissanguamento di massa. Chi lavorava, chi aveva un'azienda, una professione o una modesta partita Iva sa bene di cosa stiamo parlando. A loro, agli abusivi decisori, piace usare il bastone di Esculapio per spezzare finalmente le reni a gente italica creativa e fin troppo resiliente per sopravvivere a questa feccia politica gravemente ammalata di delirio di onnipotenza. Se i loro curricula, unitamente a quelli prodotti dalla pletora di parassiti grillini che tutto promisero di fare ma che nulla hanno fatto, fossero graditi al Dragone cinese gli italiani potrebbero tornare finalmente a vivere senza il gravame di questa paccottiglia normativa, dissonante e frutto di menti malate, che ha finito con il cancellare il tanfo di cadavere in putrefazione che si alza dallo stivale bagnato dal Mediterraneo, senza che nessuno osi parlare. Tutti allineati e tutti in attesa di quelle briciole di un PNNR che non avranno mai, poveri gonzi e sprovveduti. Un clima insopportabile di terrore e di conformismo aleggia sulla stampa e sull'informazione nostrana trasformata, per l'occorrenza, in propaganda. Dappertutto nel mondo, e perfino nell' Europa controllata dalla von der Leyen e dal marito Heiko che funge da cinghia di trasmissione tra Ue, Pfizer, Orgenesis e Big Pharma, i decisori più avveduti si stanno smarcando dagli orrori e dagli errori del The Great Reset di Klaus Scwab e compari del World Economic Forum, della Goldman Sachs e di una infinità di altri soggetti privati che si muovono subdolamente per le strade impervie ma ben conosciute della propaganda, della menzogna e della sopraffazione politica ed economica. I nostri decisori - manipolatori invece, sono decisi a mantenere le posizioni al fine di distruggere definitivamente quello che rimane dell'Italia (le ultime parole vengono suggerite dal grande Giuseppe Prezzolini) come entità sociale e politica,  come potenza economica e religiosa, blindati da indecifrabili e secretati pareri di Comitati tecnico scientifici e cabine di regia ignobilmente caratterizzati da conflitti d'interesse tali che il Parlamento dovrebbe promuovere, ad horas, più commissioni d'inchiesta per capire, in dettaglio e per chi non lo avesse ancora compreso, chi ci stia tradendo, chi ci stia svendendo, chi ci stia distruggendo e per quanti denari (non più trenta come in epoca biblica) lo stia facendo. Purtroppo il Parlamento dorme sonni tranquilli, tradendo sistematicamente il suo mandato basato sul suffragio universale e diretto; sfortunatamente deputati e senatori preferiscono far deperire la democrazia di cui dovrebbero essere gli alfieri e i portabandiera e far morire fisicamente gli italiani a causa dei criminali protocolli sanitari, firmati dagli incompetenti Speranza e Sileri, basati su "tachipirina e vigile attesa", pur di conservare il loro, ormai superfluo, scranno e i loro, immeritati e indebiti, privilegi come abbiamo potuto ammirare, stupefatti e trasecolati, durante le elezioni-farsa quirinalizie. Tutti sepolcri imbiancati e mummie che si inviavano vicendevolmente messaggi trasversali facendo finta di avere un ruolo determinante nella scelta di un Presidente che poi si è rivelato essere, disgraziatamente, sempre lo stesso; alla faccia del cambiamento di narrazione che tanto consola i fessi. Stesso capo dell'esecutivo, stesso Presidente della Repubblica(?), stessi ministri incompetenti e pericolosi, niente elezioni anticipate, niente democrazia. In buona sostanza senatori e deputati hanno lavorato solo per truffare e ingannare l'Italia e i suo abitanti; solito copione insomma. Visto che di politica estera, nel nostro Paese, non si parla proprio più e solo la Covid 19 tiene banco in quanto è servita comodamente a imporre una dittatura, non solo sanitaria, da cui non si potrà più uscire, la gente non può e non deve sapere che ci sono Paesi in cui, tutto sommato, non è accaduto nulla di drammatico sotto il profilo pandemico; Paesi in cui ha sempre parlato un solo virologo abilitato, scienziato per davvero, e non una pletora di pagliacci, mentecatti e sadici, totalmente sconosciuti in ambito scientifico e mondiale, che hanno solo suggerito di chiudere, di chiudere e poi ancora di chiudere;  spacciatori di terrore a buon mercato improvvisamente diventati ricchissimi e famossissimi grazie agli analfabeti che guardano i programmi di intrattenimento con lo spirito di chi guarda la partita di calcio. Paesi in cui le popolazioni locali hanno saputo far valere le loro giuste e sacrosante ragioni come in Canada in questi ultimi giorni (Trudeau è in fuga); Paesi che come, la Svizzera, la Danimarca, la Bielorussia, la Polonia, la Svezia, il Giappone, la Gran Bretagna e molti stati americani sono già tornati alla normalità. Qui invece niente da fare, tra una variante di quà e una variante di là, una tempesta di dati inutili e non spiegati getta sconforto in ogni momento della giornata e fa consolidare l'accettazione colpevole del permesso governativo per vivere, il certificato di obbedienza; un vero scandalo giuridico, un'aberrazione politica, uno squallore umano, un ripugnante macigno che, una volta rimosso se mai sarà rimosso, dovrebbe eliminare per sempre dalla faccia dell'Italia una classe politica che nessuna parola può definire con esattezza.

 

https://www.tutelandoti.it/in-evidenza/3247/ Solo il Ministero della Salute ha titolo a verificare il Green pass! (Chiunque intenda procedere alla verifica del c.d. «green pass», dunque, deve essere espressamente nominato dal Titolare del trattamento (Ministero della Salute) e deve osservare l’art. 29 GDPR (il responsabile del trattamento dei dati, o chiunque agisca sotto la sua autorità, e che abbia accesso ai dati personali, deve essere istruito dal titolare del trattamento), l’art. 32 GDPR, paragrafo 4 (chiunque agisca sotto l’autorità del titolare e abbia accesso ai dati personali, non deve trattare tali dati se non è istruito in tal senso dal titolare del trattamento) e l’art. 39 GDPR (Il Data Protection Officer deve curare la sensibilizzazione e la formazione del personale che partecipa ai trattamenti e alle attività di controllo).

https://www.tutelandoti.it/wp-content/uploads/2022/01/istanza-garante.pdf (Istanza per l’accesso civico ai sensi del FOIA). Da inoltrare al Garante per privacy.

_________, li 30 gennaio 2022
Alla C.A. garante della Privacy
protocollo@pec.gpdp.it


To European Data Protection Supervisor
edps@edps.europe.eu

Oggetto: Istanza per l’accesso civico ai sensi del FOIA

[pec] Il giorno .......
Identificativo messaggio.....


Il sottoscritto ..........................., nato a .............., il .......................e residente a ..................................in via ........................., nella
qualità di titolare dell’attività ............................ Con sede in ..................................a .............................., ai sensi dell’art. 5 Dlgs. 33/2013, come modificato dal D.lgs. 97/2015, con la presente intende esercitare il proprio diritto di poter acquisire un parere dall’Ill.mo Garante in merito ai DL n. 52/2021, DL n. 105/2021, DL n. 111/2021 e DL n. 127/2021, DL n. 172/2021 e DL 1/2022, ed in particolare del Decreto Legge 23 Luglio 2021 n. 105 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”
                                                                PREMESSO CHE
In qualità di Titolare dell’attività sopracitata, mi trovo oggi a richiedere un Suo intervento volto a chiarire le perplessità normative, permettendomi quindi di operare in assoluta tranquillità nella consapevolezza di gestire la mia attività nel rispetto della normativa e dei diritti. Il Regolamento UE 679/2015 si fonda sul concetto di accountability e delega al Titolare della privacy di moltissime valutazioni e responsabilità. Al momento non risulta conferita al sottoscritto esercente la delega precisa e nominativa da parte del Titolare dei dati personali, né precise istruzioni e adeguata formazione, necessaria per la corretta attività di verifica, come previsto. La legge dovrebbe aiutarci ed indirizzarci sulla strada della legalità. Infatti si evidenzia che il Legislatore ha l’obbligo di formulare norme concettualmente precise sotto il profilo semantico della chiarezza e della intellegibilità dei termini impiegati, a garanzia della stessa persona e delle sue libertà, tutelate a livello costituzionale comunitario ed internazionale. Il destinatario della norma deve poter trovare
nell’ordinamento, in ogni momento, cosa gli è consentito, cosa gli è vietato e cosa è tenuto a fare, per questo sono necessarie leggi precise, chiare ed uniformi, ossià non contraddittorie, laddove questo Governo sembrerebbe invece impegnarsi a fare il contrario. Per tale motivo viene richiesto il suo autorevole intervento.

 
VISTI gli artt. 22 e ss della L. 241/1990
VISTO l’art. 5 co. 2 del Dlgs. 33/2013
VISTO il Dlgs. 25 maggio 2016 n. 97

 
                                                                          CHIEDO
Alla luce di tutte le argomentazioni dettagliate e documentate, che venga garantito il diritto di consultare l’autorità di controllo, in particolare qualora nella qualità di titolare dell’attività sia di responsabile del Trattamento dei dati personali, non abbia identificato o attenuato sufficientemente il rischio, l’Autorità di controllo fornisce, entro un termine di otto settimane dal ricevimento della presente richiesta di consultazione, un parere scritto al Titolare del trattamento, e ove applicabile, al Responsabile del trattamento e può avvalersi dei poteri di cui all’articolo 56. Tale periodo può essere
prorogato di sei settimane, tenendo conto della complessità del trattamento previsto. L’Autorità di controllo informa il Titolare del trattamento, e ove applicabile, il responsabile del trattamento di tale proroga, unitamente ai motivi del ritardo, entro un mese dal ricevimento della richiesta di consultazione. La decorrenza dei termini può essere sospesa fino all’ottenimento da parte dell’Autorità di controllo delle informazioni richieste ai fini della consultazione.
Non è un NO al Green Pass ma un Si al Green Pass se rispetta Leggi e Regolamenti. Chiedere ai cittadini di rispettare Leggi che sembrerebbero illecite, mentre il Governo sembrerebbe riscriverle a piacere o persino, inventarsele, non è certo quel clima di cooperazione e sinergia che dovrebbero essere azioni per il miglioramento e lo sviluppo della società democratica che è alla base di uno stato di diritto, nel rispetto dei precetti costituzionali ed eurounionali, il quale non può
essere stravolto per una emergenza sanitaria. Un diritto non può prevaricarne un altro, se no diventa un privilegio per qualcuno. I diritti inviolabili, previsti anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, vanno garantiti tutti anche in tempo di guerra. Nell’attesa della pubblicazione del richiesto parere sul suo sito,

Le porgo i miei più distinti saluti.

Pertanto, tanto considerato e volendo essere un cittadino italiano, pienamente rispettoso della Costituzione e della Legge, anche rammentando il disposto dell’art. 54 della Costituzione italiana, oltrè che di sé stesso e della propria clientela, cautelativamente, SOSPENDO Il controllo del Green Pass ai clienti/utenti che varcheranno la soglia della mia attività, in attesa di Suo parere specifico che mi autorizzi a farlo

TIMBRO E FIRMA

 

https://www.tutelandoti.it/wp-content/uploads/2022/01/richiesta-Ministero-della-Salute.pdf    ((richiesta di formale autorizzazione al trattamento dati ex. art. 28 del regolamento UE 2016/679) Da inoltrare al Ministero della salute.

Ministero della Salute
Lungotevere Ripa, 1 00153 Roma
Trasmissione a mezzo raccomandata PEC: seggen@postacert.sanita.it

Oggetto: richiesta di formale autorizzazione al trattamento dati ex. art. 28 del regolamento UE 2016/679

Il/la sottoscritto/a ___________________________, nata a ________________ il ___________________, P.I. _____________________titolare
dell’esercizio commerciale e/o azienda ______________________________________________________, con sede in ________________ Via
____________________________ con la presente

 
                                                            RITENUTO CHE
- il DL 52/21, convertito con modificazioni in legge 87/21, artt. 9-bis e successivi, affida all’esercente attività commerciale l’onere di verificare nei confronti dei miei clienti e/o dipendenti le validità delle certificazioni COVID-19, o dei rispettivi certificati equipollenti ai sensi del medesimo DL (art.3 comma VIII del Regolamento UE 953-2021 e art. 9, comma 10, ultimo periodo del DL 52);
- tale obbligo si fonda sulla asserita necessità di “prevenire la diffusione dell’infezione da SARS-Cov2”;
- il c.d. «green pass» può ottenersi solo per inoculazione del trattamento genico sperimentale “anti COVID-19”, avvenuta guarigione o effettuazione di test antigenico rapido, e quindi costituisce certificato sanitario a tutti gli effetti;
- l’art. 5 della Legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori) vieta al datore di lavoro o superiore gerarchico di conoscere i dati sanitari del lavoratore;
- il regolamento europeo 2016/679 mi impone di avere apposita delega formale enominativa in qualità di Responsabile del trattamento dati,
nonché formazione al trattamento dei dati specifici (artt. 28, 29 e 32), nonché di fornire l'informativa ex art. 12, avente il contenuto previsto dagli artt. 13 e 14, e le comunicazioni di cui agli artt. da 15 a 22 e art.34 del GDPR (regolamento UE 2016/679) relative al trattamento dei dati, con particolare riferimento alla necessità di documentare il consenso informato del titolare della certificazione COVID-19;

- l’istituzione, come da FAQ pubblicate sul sito istituzionale www.dgc.gov.it, di tre diversi tipi di certificazione verde (normale, rafforzata e booster) mi costringerebbe, mio malgrado, a violare la riservatezza dei dati sanitari della clientela e/o dei lavoratori;
- il regolamento UE 953-2021 sul «pass COVID-19» espressamente afferma che: “...una volta che vi siano prove scientifiche sufficienti che le persone vaccinate non trasmettono il sars cov2” (il che dimostra, allo stato, l’insussistenza delle prove anzidette, cfr. considerando n.10), nonché prevede che la certificazione possa essere revocata in caso di nuova infezione nonostante la doppia o tripla dose di farmaco sperimentale (cfr. considerando n.19 citato regolamento UE);
- il DPCM del 17/12/2021 detta condizioni ancora più stringenti rispetto a quelle previste dal GDPR, in quanto, come previsto all’art. 1, comma 7, lettera h) prevede che “Tutti i soggetti preposti alla verifica del possesso delle certificazioni verdi in corso di validità devono essere
appositamente autorizzati dal titolare del trattamento, ai sensi degli articoli 29 e 32, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 2016/679 e 2-quaterdecies del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e devono ricevere le necessarie istruzioni in merito al trattamento dei dati connesso all'attività di verifica”, escludendo quindi qualunque possibilità che a emettere l’eventuale delega possa essere un Responsabile del trattamento dati anziché il Titolare stesso;

 
-                           CONSIDERANDO CHE
-
Il sottoscritto non desidera incorrere il rischio di violazione di legge, di regolamenti comunitari, in specie della Costituzione della Repubblica italiana o di trattati internazionali. In particolare nel rispetto del Regolamento UE 2016/679, al fine di non incorrere in segnalazione al Garante della privacy che comporti una sanzione da 50 mila a 150 mila euro, e comunque nel rispetto del principio di non discriminazione previsto dai trattati internazionali (in particolare, Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, Patto dei diritti civili e politici di New York ed altre), dai regolamenti UE 2000/78, 2021/953 e 2021/954 e della Carta fondamentale dei diritti dell’Unione europea, e della Costituzione della Repubblica italiana (artt. 1, 4, 13, 16, 28, 35, 54 e 41 Cost.), dalla Legge 881/1977, dell’art. 5 dello Statuto dei lavoratori e del D. Lgs. 81/2008.
Pertanto,
                                                                       CHIEDE
al Ministero della Salute, il quale, da DL 52/21, art. 9, comma1, lettera e) è il Titolare del trattamento dati:
1. le modalità di ottenimento della delega prevista dal regolamento UE 2016/679, el’autorizzazione nel rispetto delle ulteriori limitazioni imposte dal DPCM 17/12/2021;
2. le modalità con cui sia previsto di ottemperare agli obblighi imposti dal DL 52/21, convertito con modificazioni in Legge 87/21, e dal DL 44/21, convertito con modificazioni in Legge 76/21, nel rispetto del principio di non discriminazione imposto dalla Unione Europea, dai trattati internazionali, dai regolamenti UE 2021/953 e 2021/954, nonché dalla Costituzione della Repubblica italiana, dalla Legge 881/1977, dell’art. 5 dello Statuto dei lavoratori e del D. Lgs. 81/2008;
3. le modalità per ottemperare all’obbligo di formazione di cui all’art. 29 del GDPR e del DPCM 17/12/2021;
4. un modello di informativa relativa al «quadro di fiducia» all'interno del quale si collocano le procedure per la verifica dei dati contenuti nella certificazione COVID-19, indicando:
i soggetti deputati al controllo delle certificazioni;
le misure per assicurare la protezione dei dati personali contenuti nelle certificazioni (ex art.9 D.L. 52);
i dati di contatto del responsabile della protezione dei dati;
le finalità del trattamento cui sono destinati i dati personali nonché la base giuridica del trattamento;
i legittimi interessi perseguiti dal titolare del trattamento o da terzi;
gli eventuali destinatari o le eventuali categorie di destinatari dei dati personali;
il periodo di conservazione dei dati personali;
l'esistenza del diritto dell'interessato di chiedere al titolare del trattamento l'accesso ai dati personali e la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento dei dati personali che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei
dati;
l'esistenza del diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento senza pregiudicare la liceità del trattamento basata sul consenso prestato prima della revoca.
In mancanza dell’autorizzazione summenzionata, la sola richiesta di dati protetti da clausola di riservatezza potrebbe configurare violazione di legge, con relativi rischi di sanzioni e richieste di risarcimento danni, sono consapevole di non avere alcun diritto a controllare le certificazioni sanitarie di persone terze fino alla ricezione di chiarimenti, autorizzazione e relative istruzioni da parte della S.V., che informo con la presente, comunque, in pari data, di aver inoltrato richiesta di apposito parere al Garante della privacy.
In attesa di un rapido riscontro, e nel dubbio desiderio di rispettare i principi e i dettami dell’ordinamento giuridico tutto, mi asterrò da
qualunque azione di cui non sia provata la legittimità.

 

Distinti saluti
 

Luogo: ___________________ data: ______________________
 

Timbro e Firma: _____________________________________

 

https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/gdpr-tutto-cio-che-ce-da-sapere-per-essere-preparati/ (GDPR, tutto ciò che c’è da sapere per essere in regola).

https://www.garanteprivacy.it/normativa-e-provvedimenti/gdpr-e-normativa-europea-e-internazionale/approfondimenti-gdpr (Approfondimenti GDPR).

https://www.dgc.gov.it/web/faq.html#verifica19 

https://grandeinganno.it/2022/01/31/solo-il-ministero-della-salute-ha-titolo-a-verificare-il-green-pass/ (La verifica del c.d. «green pass» deve rispettare il regolamento UE 679/ 2016 (GDPR).

 

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