giovedì 22 ottobre 2020

GLI ITALIANI VENGONO CONTINUAMENTE ACCUSATI DI IRRESPONSABILITA' DA COLORO CHE IRRESPONSABILI LO SONO DA SEMPRE OVVERO DA QUELLA GENIA DI POLITICI CHE PER DECENNI HANNO UTILIZZATO LA SANITA' COME UN BANCOMAT FACENDO SCOMPARIRE CIRCA 40 MILIARDI DI EURO; CHIUDENDO OSPEDALI E INTERI REPARTI; RIDUCENDO IL PERSONALE MEDICO E SANITARIO; TRAFFICANDO IN ATTREZZATURE ELETTROMEDICALI; IMPEDENDO LA RICERCA E FACENDO MORIRE UN NUMERO IMPRECISATO DI PAZIENTI NELLE CORSIE PER MALASANITA', PER IMPERIZIA, PER TEMPI DI ATTESA BIBLICI, PER BUROCRAZIA INVINCIBILE E PER LOTTE INTESTINE SULLE NOMINE DI DIRIGENTI E PRIMARI. 

di Antonio Tortora

Tratto da www.ilcambiamento.it/ 
E' preoccupante notare come i nostri politici (eletti e non eletti) prendano amorevolmente a cuore la salute degli italiani imponendo arresti domiciliari di massa; bloccando la vita e l'economia di un intero Paese; obbligando a trattamenti sanitari; violando impunemente il dettato costituzionale, una serie di Leggi dello Stato nonchè una serie di articoli del Codice di procedura penale che, fino a prova contraria e fino a questo momento, non sono stati abrogati nè possono, per alcuna ragione, essere ritenuti secondari rispetto ad alcun Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, i famigerati e oggetto di innumerevoli ricorsi, Dpcm promulgati con il favore delle tenebre atraverso canali social e non certamente istituzionali. Su questi punti numerosi costituzionalisti e giuristi sono stati chiari e definitivi. Ricordiamo la ormai ex Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia che si è espressa, quando era ancora in carica, con assoluta chiarezza affermando che: "La leale collaborazione tra le Istituzioni è la chiave per affrontare l’emergenza e anche in situazioni eccezionali la Costituzione non contempla un diritto speciale". Antonio Baldassarre, Presidente Emerito della Corte costituzionale, ha ribadito il concetto in diversi interventi denunciando la nuova "curvatura autoritaria". Sabino Cassese ha sostenuto sul Corriere della Sera che: "protrarre lo stato di emergenza costituisce una forzatura, sia illegittima, sia inopportuna. Illegittima perché dichiarare lo stato di emergenza quando un’emergenza non c’è, vuol dire adottare un atto amministrativo carente del suo presupposto. Inopportuna perché produce tensioni invece di invitare alla normalità, con gravi conseguenze per l’economia". Enrico Michetti, direttore della Gazzetta Amministrativa e dunque tra i massimi esperti italiani di diritto amministrativo ha confermato che: "non si possono applicare delle leggi restrittive con un Dpcm lo si deve fare con i poteri ordinari" e inoltre avverte che: "la dittatura nacque sfruttando lo stato di emergenza" come appunto accadde durante la Repubblica di Weimar causando l'affermazione del Fascismo. Giuseppe Ieraci, professore ordinario di Scienza della Politica presso l’Università di Trieste, rincara la dose partendo da corposi riferimenti storici (ad es. Salvador Allende in Cile), affermando categoricamente che: "L’uso dei poteri d’eccezionalità sospende la democrazia, questo uso è proclamato dal potere in base a valori imposti o presentati in modo manipolatorio come universali. Non è questo il senso del funzionamento costituzionalmente garantito della democrazia". Claudio Zucchelli, già presidente di Sezione del Consiglio di Stato, fa notare che "per tali provvedimenti amministrativi (Dpcm).......non sono sufficienti le conferenze stampa, le dichiarazioni degli esperti, i proclami, le Faq dell’ufficio stampa. Occorrono dati, documenti, tutti resi pubblici e allegati ai Dpcm, e l’esposizione ragionata, nella motivazione scritta, dei legami logici tra i dati e le decisioni. Questi avrebbero dovuto contenere una puntuale motivazione in ordine alle scelte compiute, a dimostrazione che le singole disposizioni avessero rispettato quelle condizioni, e cioè: che fossero necessitate da specifiche circostanze; che le restrizioni fossero proporzionali e non eccedenti rispetto ai rischi della pandemia; fossero assistite da ragionevolezza nel comprimere i diritti costituzionali soppesando le sicure conseguenze afflittive con i benefici attesi; che fosse stato effettuato il bilanciamento tra interessi pubblici e dei cittadini e imprese. Nonostante la pletora di comitati e di esperti, in tutti i Dpcm non è spesa una parola di motivazione che non sia il mero richiamo alla situazione emergenziale. Così detta: “Motivazione apparente”. 
Si è trattato solo di una breve carrellata di opinioni autorevoli che contribuiscono a far comprendere che qualcosa non quadra nella selva di Dpcm e di ordinanze, circolari e normative che, a livello nazionale, regionale e comunale dai Dpcm sono derivate, stravolgendo l'assetto costituzionale, giuridico e amministrativo di un intero Paese preso in ostaggio da forze politiche ibride, trasformiste, manipolatrici e mentitrici mai viste, fino a questo momento, in Italia; tutte caratterizzate da una precisa volontà di gettare gli italiani in un clima di dissonanza cognitiva da cui ben difficilmente riusciranno a uscirne fuori. Tutto e il contrario di tutto è la regola principale con cui il Governo, nazionale e regionale, ha deciso di dominare la scena politica senza rinunciare ad abbondanti dosi di terrorismo mediatico e violenza psicologica che vanno correttamente configurati come precisi reati penali: maltrattamenti, minacce, lesioni personali con relative aggravanti, procurato allarme continuo, violenza privata, stalking ovvero atti persecutori. Tutti reati commessi erga omnes dall'esecutivo con l'aggravante della paura diffusa in maniera roboante e ossessiva dai media mainstream, evidentemente prezzolati e rispondenti a precise strategie di condotta imposte dall'alto e da Big Pharma attraverso, per esempio, i canali pubblicitari o, forse, attraverso lo strumento del ricatto. Altrimenti l'accanimento dei giornali, delle emittenti televisive e radiofoniche contro una popolazione disorientata e irrimediabilmente confusa rimane inspiegabile. Per la prima volta nella storia il coro unanime emergenziale si è levato d'improvviso, come ad un segnale convenuto, con l'obiettivo violento e incontrovertibile di sopprimere e cassare voci e opinioni, sia pur autorevoli e fondatissime, dissenzienti, politicamente scorrette, critiche, dubbiose e molto preoccupate della deriva autoritaria in cui l'intero Paese è drammaticamente precipitato. 
Il mese di totale inerzia, dal momento preciso della proclamazione dello stato d'emergenza, evidentemente, ha dato la possibilità all'esecutivo di coordinare con le Regioni una precisa strategia finalizzata alla gestione di poteri autoritari, alla compressione delle libertà fondamentali e all'annichilimnto di diritti costituzionali, all'indottrinamento delle forze dell'ordine che per la prima volta si sono comportate trattando comuni cittadini come criminali senza che i più avveduti e i più consapevoli di aver prestato un giuramento sulla Costituzione, sul tricolore oltreché sul popolo italiano, abbiano potuto o voluto esprimere una doverosa e sacrosanta obiezione di coscienza. Infatti, con il perdurare e la inspiegabile riconferma dello stato d'emergenza sino alla fine di gennaio del 2021, il pattugliamento delle città e dei piccoli centri continua ossessivo, rafforzato dallo spiegamento di ingenti forze militari, alla caccia di coloro che non portano le mascherine, da sempre ritenute inutili fuori dall'ambito ospedaliero o fuori dai casi di conclamato contagio in ambienti chiusi, e ritenute obbligatorie solo da quando il business di tali dispositivi ha visto la riconfigurazione economica di aziende medie e grandi intaccate da numerosi conflitti d'interesse da parte di personaggi del mondo della politica, dello scientismo dilagante, di medici e ricercatori che nulla hanno a che fare con la virologia bensì potrebbero apparire solo portatori di interessi inconfessabili e di tutt'altro genere. Nel momento in cui scriviamo si torna a parlare di coprifuoco ma non ci risulta che il Presidente della Repubblica abbia dichiarato lo stato di guerra su delibera parlamentare; di autocertificazioni come avveniva nella ex DDR ovvero nella Germania comunista dell'EST fino a un trentennio fa; di intollerabili restrizioni alle libertà personali derivanti da diritti inviolabili naturali tutelati dalla Costituzione repubblicana e dunque non meramente concesse dallo Stato; nonchè di una serie infinita di abusi di autorità tutti derivanti da una superfetazione di atti amministrativi che, erroneamente da c oloro che non hanno conoscenze giurudiche e scelleratamente da un esecutivo improvvisato e incapace, sono stati ritenuti superiori alla Costituzione e alle Leggi dello Stato che, fino a prova contraria, non sono state mai invalidate e dunque non sono da ritenere secondarie rispetto ad alcun Dpcm. Il terrore, profuso a piene mani da media mainstream preoccupati solo di risultare graditi al potere politico e di sopravvivere ad ogni costo con i finanziamenti pubblicitari di aziende e multinazionali del farmaco e dell'alimentazione legate, in maniera palese e occulta, alla stessa politica nazionale, rappresenta un efficace e ben conosciuto metodo per manipolare le masse favorendo la sostituzione della ragione, della logica e della critica con uno stato emotivo primario fortemente polarizzato che prende il nome di paura. Parliamo di uno stato grave di paura, mai registrato in precedenza, che sta velocemente disintegrando la società per come noi la conosciamo e che sta sconvolgendo lo stesso panorama antropologico; una paura reale nella odierna contemporaneità, prevedibile per quanto potrebbe accadere, ancestrale per la sua origine arcaica nonchè drammaticamente corrispondente alla concretizzazione di fantasie esagerate dovute ai continui procurati allarmi di una propaganda emergenziale, ossessiva e angosciante. Inoltre, i nostri sgraditissimi pseudorappresentanti nazionali, incapaci come dimostrano gli innumerevoli anziani morti nel nord Italia a causa di abbandono, di cure inappropriate, di una sanità devastata dai continui tagli economici nonchè di assurdi e demenziali protocolli ospedalieri, continuano a criminalizzare gli italiani  definendoli "irresponsabili". Ciò alla stregua di un Vincenzo De Luca che, invece di rendersi conto che non è mai stato il salvatore della Patria, con buona pace di quei nostalgici che l'hanno votato solo per consuetudinari ordini di scuderia, tratta i campani da idioti anzi più precisamente da"imbecilli doppi, vecchi cinghialoni da arrestare" runner.....prendendosela pure con giovani che dovrebbero essere bruciati con il lanciafiamme da Carabinieri che irrompono in pericolose feste di laurea. Dalla spocchiosità vanitosa e dall'arroganza senza pari che traspare dall'eloquio deluchiano e dal linguaggio del corpo emerge chiara la totale mancanza di rispetto nei confronti dei campani tutti, dei sodali che l'hanno votato, dei giornalisti che abbandona durante la conferenza stampa a causa di un semplice e risolvibile malfunzionamento dell'impianto audio, nei confronti dei medici cui vieta di parlare con la stampa (cosa inaccettabile e che induce a pensare che ci sia molto da nascondere nella sanità campana) nonchè di chiunque osi contraddirlo. E chi potrebbe mai osare confutare il verbo deluchiano? Di colui che ha criticato tutto e tutti, che si bagna quotidianamente nelle acque di una eterna campagna elettorale e che cura la propria logorroica immagine social e mediatica in maniera esasperata? Tutto ciò lo accomuna all'avvocato dei poteri fortissimi Giuseppe Conte che dal nulla è arrivato grazie ai masnadieri giallo-fucsia e che, speriamo, nel nulla tornerà.  Il risultato di tutta questa insignificanza politica? Una inimmaginabile superproduzione di ordinanze autorizzata da un esecutivo che, mentre apparentemente bisticcia con i presidenti delle Regioni, di fatto gli conferisce nuovi e illegittimi poteri a patto che questi vengano applicati solo in maniera restrittiva. De Luca obsequitur cum gaudium ovviamente. Con tali ordinanze, che aggravano esponenzialmente le condizioni dell'intera Regione, dopo duemila anni di storia si passa dalla Campania Felix universalmente riconosciuta come tale, alla Campania Infelix, blindata anzi "cincta" visto il coprifuoco, i pattuglioni militari e le autocertificazioni, disperata anzi "desperatis" vista la compressione delle libertà e povera anzi "indigens" vista la terribile crisi prodotta non dalla pandemia bensì dal modo folle con cui si pensa di fronteggiare l'emergenza. Da troppo tempo De Luca emana ordinanze che regolano nel dettaglio tutti i comportamenti e tutte le attività umane dimenticando che i campani, come del resto tutti gli italiani, hanno il diritto di vivere con o senza virus, anche correndo dei rischi se necessario; che nelle metropoli, nelle città e nei piccoli centri molto abitati la definizione di assembramento per ogni gruppetto umano è ripugnante e inappropriata in quanto etimologicamente sta a significare "raggruppamento di persone con intenzioni ostili, sospette o sconosciute". Dunque, a rigore, se in un vicolo partenopeo (centro notoriamente densamente abitato) transitano o si soffermano più persone il governo nazionale, regionale e comunale dà per scontato che quelle persone abbiano intenzioni ostili? Se ne può dedurre che le persone per strada, i cittadini di un'area urbana, i paesani che abitano un piccolo centro quando si incontrano per strada, si salutano, parlano e sono abbastanza vicini sarebbero tutti da considerare persone con intenzioni ostili? E qui si comprende, con esattezza, che il governo sta conducendo una guerra psicologica (Psyops) spietata e senza esclusioni di colpi (ordinanze, circolari, Dpcm, allarmi mediatici, multe, denunce e arresti) contro un intero popolo che si trova nel bel mezzo di un consenso forzosamente cementato dalla paura del contagio. Quest'ultima parola entrata di prepotenza nel neolinguaggio comune orwelliano ha lo scopo di dividere (Covid et impera) per rompere ogni residuale contatto e comunicazione tra le persone che, già in questo momento e ormai ripiegate su sè stesse, si stanno autoisolando comportandosi esattamente come i decisori, maggiordomi di potenti gruppi finanziari privati, avevano sperato. Se ancora qualche distratto pensa di vivere in un Paese democratico legga attentamente il filosofo tedesco Jurgen Habermas per comprendere che "è giusto diffidare della democrazia di facciata" che vige nella vecchia Europa e, aggiungiamo noi, in una Italia quasi del tutto disintegrata non da una crisi fisiologica e spontanea, non da una pandemia le cui origini sono ancora oscure bensì da una serie di governi avvicendatisi sin dalla metà degli anni'90 fino all'ultimo Governo Conte bis che assume la veste storica di plotone d'esecuzione che assesterà il colpo finale per la distruzione, non solo economica, del Paese.
Mentre la famigerata Troika, composta da Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e Commissione Europea ovvero da organizzazioni private e neoliberiste composte da creditori ufficiali) si accomoda per mangiarsi tutto quello che rimane di un'Italia espropriata agli italiani e indebitata all'inverosimile grazie ai Prodi, Monti, Letta, Gentiloni, Renzi e Conte, molti dei quali agenti di una delle più grandi banche d'affari del mondo ovvero Goldman Sachs, rimaniamo in attesa delle prossime restrizioni, dell'imminente coprifuoco, delle nuove autocertificazioni e dei controlli polizieschi. Tutti ingredienti necessari per imporre definitivamente la dittatura imposta da un esecutivo incapace, in mala fede, violento, colpevole di alto tradimento, mentitore seriale e infine non eletto da nessuno. Conte e i suoi sodali saranno ricordati dalla storia, se mai ce ne sarà una veritiera, alla stregua del Salazar portoghese, del Videla argentino, del Pinochet cileno, del Pol Pot cambogiano e di un'infinità di altri soggetti che tutto hanno fatto tranne governare con giustizia e saggezza. Tacito ammonisce: "Corruptissima re publica plurimae leges" e cioè moltissime sono le leggi quando lo stato è corrotto; ergo il nostro Stato è corrottissimo.


 
https://www.repubblica.it/politica/2020/04/28/news/marta_cartabia_corte_costituzionale-255073156/ Cartabia: "La Costituzione una bussola nell'emergenza. Non c'è diritto speciale per tempi eccezionali"
https://www.youtube.com/watch?v=i3S8OUyV304 L'EX PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE ACCUSA I DECRETI DI CONTE ► "È CONTRO LA COSTITUZIONE" "E' una curvatura autoritaria delle nostre istituzioni"(Antonio Baldassarre).
https://www.youtube.com/watch?v=tCJfYvJwOAc LA DITTATURA NACQUE SFRUTTANDO LO STATO DI EMERGENZA: NON DIMENTICHIAMOLO! (Enrico Michdetti).
https://www.ilmessaggero.it/video/politica/vincenzo_de_luca_cinghialoni_campania_napoli_1_maggio_2020-5203527.html (De Luca: «Vecchi cinghialoni che fanno footing andrebbero arrestati per oltraggio al pudore».
https://www.youtube.com/watch?v=jJSTWC4VvU0 (De Luca: "Feste di laurea? Vi mando i carabinieri con i lanciafiamme").
https://napoli.fanpage.it/de-luca-abbandona-la-conferenza-stampa-ordine-e-sindacato-mancanza-di-rispetto/ (Era da settimane che la comunicazione avveniva soltanto attraverso i social, con i messaggi di De Luca affidati ai video pubblicati in diretta su Facebook. Ripetutamente i giornalisti avevano chiesto un confronto per porgere delle domande in diretta)
Paul Krugman, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano, 2012, pp. 210-11. (Vedi per Troika).

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