mercoledì 11 marzo 2020

"ITALY LOCKDOWN", "ITALY OUTBREAK" COSI' SI LEGGE SULLA STAMPA ESTERA.

"LEGGE MARZIALE" COSI' POSSONO ESSERE INTERPRETATI I DECRETI EMANATI DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CHE IN MANIERA GRADUALE, MA MOLTO VELOCEMENTE, STANNO SOSPENDENDO L'ESERCIZIO DEI DIRITTI ASSICURATI DALLA COSTITUZIONE.
di Antonio Tortora

tratto da pixabay

Certo, capiamo bene che trattare l'attuale emergenza sanitaria in maniera diversa da quanto narrato dal mainstream e dall'informazione militarizzata può apparire indigesto. Con l'aggettivo "militarizzata" ci riferiamo a quell'informazione inquadrata in plotoni informazionali troppo serrati (quasi asfittici) nei meccanismi del politically correct nonchè dall'informazione medicalizzata che ha avuto l'effetto incredibile di superare, in termini di share, ogni altro rinomato e famoso prodotto mediatico. Facciamo riferimento a quel narcotico mix composto da film pieni di supereroi virtuali; da documentari naturalistici per sognatori inebetiti mollemente sdraiati su un divano; da telegiornali tutti monocordi con cronisti e conduttori che si agitano per rendere più drammatica qualunque informazione anche quella più lineare e tranquilla; da tristissime vicende di attricette cadute in disgrazia e che cercano una nuova notorietà. Inoltre, ciliegina sulla torta, a tutto questo va aggiunta la ingombrante presenza di una bambina, Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg, che con le sue obsolete argomentazioni, supportate da ben orchestrate performance di pseudoconsapevolezza etica e ambientale, è stata ricevuta nei salotti buoni di quelle stesse centrali di comando, tra cui l'Unione Europea, che stanno conducendo l'Europa e gran parte del pianeta verso una disastro globale; tutto ciò mentre il mondo che conosciamo va irrimediabilmente in pezzi. 
L'introduzione può sembrare lunga ma era necessario, a nostro avviso, contestualizzare. Da oltre due mesi l'italiano medio è letteralmente bombardato da news, telegiornali e approfondimenti ventiquattr'ore su ventiquattro in grado di provocare uno stato di angoscia spaventoso generando allarme sociale e isteria collettiva salvo poi, immediatamente dopo, tacciare lo stesso popolo destinatario di questo tipo di informazione come "bue", "isterico" e "in preda al panico"nello stesso momento in cui attende in coda di entrare in un supermercato. Eppure tutto si è svolto con grande calma, troppa calma, vista la drammatica situazione ma, si sa, la gente terrorizzata, confusa e disorientata va sempre stigmatizzata con uno dei tanti complessi di colpa che schiacciano le masse e le coscienze individuali.
La cosa che non manca e che di certo non mancherà mai, per via di quella simmetria "sociologica" di cui è impastato oggi il mondo neoliberista, è la grancassa pubblicitaria che propone ipnoticamente famiglie perfette, futuri utopistici, tecnologie salvauomo, cieli e mari da sogno, auto intelligenti e gente perennemente felice e mai affaticata che trascorre una vita splendida e spensierata in metropoli mostruose che, miracolo dei trucchi cinematografici, appaiono bellissime, pulite, funzionali e perchè no "smart". Eh si oggi tutto deve essere smart altrimenti che mondo sarebbe. Per non parlare delle musichette ebeti e delle voci fuori campo che sprizzano euforica menzogna da ogni vocale e consonante. Poco importa al distratto consumatore digitalizzato, che di umano non ha quasi più nulla a parte lo sporco che lo caratterizza prima di lavarsi, che la tecnologia si è sviluppata in tale maniera da riporlo in una vetrinetta dell'immenso museo della storia naturale in qualità di essere arcaico ormai superato dall'orrore del transumanesimo e del postumanesimo di cui nessuno parla e su cui nessuna riflessione critica viene elaborata. Anzi si registra un grande e acritico entusiasmo per quella stessa Intelligenza Artificiale che sta gagliardamente soppiantando, con i suoi  gelidi algoritmi, le variabili del pensiero umano
Tornando a noi, chiusi nelle nostre case, e tenuti a giustificarci in caso di movimenti su un territorio blindato e molto colorito tanto da essere denominato "zona rossa" guardiamo attoniti e ascoltiamo muti i dati snocciolati dai media senza renderci conto che i numeri, molto esigui, non giustificano l'utilizzo di termini quali "epidemia" o "pandemia". Infatti basta mettere a confronto tali dati con i numeri veri, reali e comprovati di tutte le altre malattie, influenza compresa, che mietono un'immenso numero di vittime ogni anno, in Italia e in tutti i Paesi del mondo. Ma questo già lo abbiamo fatto in un precedente articolo. 
Qualche breve e concisa considerazione sulla attuale situazione. Ci troviamo nella stagione in cui l'influenza spadroneggia e scorazza in tutto il mondo per cui un pò di febbre, una macchia di sudore o un pò di bruciore della gola mette in allarme più di qualunque altra cosa perchè i sintomi del Covid-19 sono molto simili a quelli dell'influenza almeno in una fase iniziale. Ed ecco la paura servita su un piatto d'argento unitamente a un'angoscia profonda derivante dallo stordimento provocato da un nemico invisibile e, in buona parte ignoto, che si avvale e prevalentemente si nutre delle nostre emozioni negative. Ormai tutti ci guardiamo con sospetto, tutti ci distanziamo l'uno dall'altro, tutti cerchiamo un untore che, suo malgrado, è solo una vittima della malattia. Ogni solidarietà è scomparsa come neve al sole. Ogni amicizia e ogni sentimento di amore si sono estinti dall'oggi al domani e la crisi delle rianimazioni e dei reparti ospedalieri intensivi ha portato i medici italiani, per la prima volta nella storia del vivere civile, a dover fare delle scelte su chi far vivere e chi far morire. E la globalizzazione, che è il vero virus, dello spirito, dell'economia e della politica ha colpito duramente, con la sua arma segreta quasi tutti i Paesi. E mentre i medici cercano di salvare vite umane quegli scienziati pazzi, aspiranti maghi e stregoni, si dilettano nella sperimentazione genetica al solo scopo di creare armi invisibili, che non lasciano traccia, e che si rivelano molto efficaci per i disegni pianificati dei sicari dell'economia; per i progetti strategici di governanti e politici in preda a un delirio di onnipotenza che non ha eguali in epoche passate; per il military-industrial complex che è un leviatano destinato a crescere smisuratamente fino all'esplosione finale. Questi scienziati che lavorano, più o meno sotto copertura e per governi che mai nessuno avrebbe dovuto eleggere e votare, ancora e più di prima affollano i famigerati biolaboratori dove, purtroppo vengono compiute ricerche di vita ma anche ricerche di morte. E sono tanti e ben distribuiti dappertutto sul pianeta; basta scorrerne una sia pur approssimativa lista: https://it.wikipedia.org/wiki/Livello_di_biosicurezza#Livello_di_biosicurezza_4. Ovviamente le liste ufficiali, reperibili sui siti scientifici,  non comprendono le altre centinaia di laboratori BSL-4 sparsi all'interno e all'esterno dei vari Paesi coinvolti in questo gioco al massacro nascosto agli occhi delle persone semplici ma ben conosciuto a coloro che si alimentano di una sete di potere insaziabile.
Per la cronaca la Protezione Civile che, nel nostro Paese, "coordina gli interventi necessari a fronteggiare l'emergenza sul territorio nazionale" nonchè i più importanti media italiani e stranieri riproducono sul loro dashboard e nei loro press releases i dati forniti dalla John Hopkins University School of Medicine che, pur essendo una scuola di medicina di altissimo livello negli Stati Uniti, è pur sempre un istituto universitario privato; con sede a Baltimora nel Maryland. Francamente appare strano che un istituto privato venga preso come punto di riferimento per quasi tutta la stampa mondiale. Coincidenza vuole che il Dipartimento di Biologia della J.H.U. sia dotato di ben 27 laboratori di biologia attrezzati per lo studio di un'ampia gamma di problematiche biologiche e genetiche"with the unifying goal of obtaining explanations in quantitative and molecular detail"ovvero con il principale obiettivo di ottenere spiegazioni su dettagli quantitativi e molecolari. Dunque un'istituzione privata altamente specializzata che, con la scoperta della restrizione degli enzimi, diede vita all'industria dell'ingegneria genetica. Inoltre organizza corsi per la leadership e la formazione degli operatori di laboratorio di livello 4 di biosicurezza ed è dotata di un apposito Journal dedicato alle Emerging Infectious Diseases ovvero alle malattie infettive emergenti (https://jhu.pure.elsevier.com/en/publications/framework-for-leadership-and-training-of-biosafety-level-4-labora-4). Dunque una materia trattata in via quasi esclusiva presso il Wuhan Institute of Virology laddove nel 2015 fu inaugurato il primo laboratorio di livello 4 di sicurezza biologica (BSL-4) costruito in Cina (http://english.whiov.cas.cn/News/Events/201502/t20150203_135923.html) e proprio nel sito da cui, secondo la narrazione corrente e la maggioranza delle fonti d'informazione, è esploso il principale cluster di Covid-19 (nuovo Coronavirus) propagatosi in tutto il mondo. 
A ogni modo, l'apocalittico sistema Coronavirus-mediatico messo in moto, forse, attraverso una manipolazione genetica, è stato capace di azzerare le libertà civili in diversi Paesi; la Cina ne è un lampante esempio con una quarantena serrata di decine e decine di milioni di persone anche se nel Celeste Impero Covid-19 sembra essersi manifestato più aggressivo che in Italia e in Europa in generale. A quelle latitudini tuttavia le libertà civili non hanno avuto fortuna vista la forma di governo che domina su tutti i cittadini in maniera davvero pesante. Ebbene da noi in Italia, questa prepotenza istituzionale concretizzatasi con stato d'emergenza e diversi decreti liberticidi, posta in esseree da un governo, che era palesemente in crisi e i cui responsabili non sono stati eletti da nessuno, lascia basita l'intera popolazione e non solo nelle città superaffollate ma anche nei piccoli villaggi agricoli e di pescatori laddove il rischio di contagio potrebbe essere minimo o irrilevante. Ma a loro nessuno ci pensa; tutta l'attenzione è concentrata sulle città e sulle aree metropolitane dove si gioca la vera partita del potere per tutti coloro che più ne hanno e più ne vogliono. C'è qualcosa che non quadra in questa "epidemia" ormai dichiarata "pandemia" da organismi come l'Organizzazione Mondiale della Sanità che sovragestiscono i finti e ormai svuotati poteri sovrani e nazionali. Noi siamo tutti confusi perchè la macchina massmediatica ci stordisce e ci ipnotizza mentre "loro" arbitrariamente gestiscono le nostre vite senza chiederci il permesso e senza appello.
Un paio di giorni fa osservai con attenzione, da professionista dell'informazione quale sono da 35 anni, il volto di una giornalista-conduttrice che in uno di quei lunghissimi programmi televisivi chiedeva, quasi come un'ossessa, a uno dei tanti virologi quotidianamente ospitati se era vero che c'erano anche malati di Covid-19 molto giovani in qualche rianimazione o in qualche intensiva. Ebbene, di fronte a una risposta negativa del medico che spiegava con estrema serenità e chiarezza la media molto alta dell'età dei deceduti e dei ricoverati in serie condizioni, mi è parsa delusa. Forse avrebbe voluto creare una maggiore, laddove fosse ancora necessario, drammatizzazione in studio aumentando lo share. Può darsi che mi sia sbagliato ma non è questo il giornalismo etico, non è questa la corretta informazione. Signori. Prepariamoci a entrare nel panico più totale e globalizzato se le cose continueranno ad andare su questa falsariga. Qualcosa ci fa pensare che l'Italiano , dopo questa esperienza e se avrà trascurato di spegnere la televisione, non sarà più lo stesso.

 
Tratto da: dreamtime.com







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