mercoledì 24 giugno 2020

CON GLI STATI GENERALI DI VILLA DORIA PAMPHILI, LADDOVE NON ERA PRESENTE NE' IL CLERO, NE' L'ARISTOCRAZIA E NEMMENO IL TERZO STATO (TRADIZIONALMENTE COMPOSTO DA CITTADINI E ABITANTI DELLE ZONE RURALI), ABBIAMO ASSISTITO A UNA PARODIA STORICA, A UN REENACTMENT INDEGNO DI QUELL'ASSEMBLEA, DI ORIGINI MEDIEVALI, CHE AVEVA IL COMPITO DI LIMITARE IL POTERE MONARCHICO.
GIUSEPPE CONTE, FORSE, HA VOLUTO RIPROPORRE I FASTI DI QUEGLI EVENTI RIVOLUZIONARI CHE HANNO POI CONTRIBUITO ALLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO. 
MA COSI' NON E' STATO E L'UNICA COSA PRODOTTA, IN QUESTA PASSERELLA A PORTE CHIUSE E INTERDETTA ALLA STAMPA, E' STATA L'AFFERMAZIONE POLITICA DI UN'IDEA DI PAESE-AZIENDA DA GOVERNARE CON PUGNO DI FERRO, CON TECNOLOGIA ESTREMA E DISUMANIZZAZIONE TOTALE DI OGNI RAPPORTO TRADIZIONALMENTE INTESO. L'ITALIA NON E' PIU' UNO STATO-NAZIONE CON LA SUA STORIA CHE SEMBRA CONDANNATA ALL'OBLIO DA UNA CLASSE POLITICA IGNORANTE; NON E' PIU' COMPOSTA DA UN POPOLO UNITO DA UNA CULTURA PLURIMILLENARIA BENSI' E' RIDOTTO A UN MERO BRAND AZIENDALE. COLAO DOCET.

di Antonio Tortora

Villa Pamphili blindata. Tratto da Unione Sarda
"Reinventiamo l'Italia - ha detto Giuseppe Conte in conferenza stampa alla fine della kermesse pamphiliana - affinchè sia "moderna, sostenibile, inclusiva, verde". Tutte parole vuote e senza senso visto che sono pronunciate da uno pseudomonarca che, attraverso innumerevoli Dpcm non ha fatto altro, bontà sua, che affermare: "noi consentiamo....noi permettiamo.....noi concediamo......Forse si è trattato di una mera confusione storica credendosi, Conte, l'ultimo vero sovrano assoluto per diritto divino, Luigi XVI°; quest'ultimo poi, giova ricordarlo, finì ghigliottinato per alto tradimento. Nel momento in cui scriviamo è in atto un controllo serrato delle città e dei territori interni e costieri da parte di un ingente spiegamento di forze dell'ordine che sembrano essersi moltiplicate per incanto; è in atto una militarizzazione delle spiagge, soprattutto quelle libere; non si vede un turista in giro per le città d'arte. A Napoli nemmeno la pizza, dopo una plurisecolare storia gastroeconomica, riesce a decollare registrando un crollo drammatico nelle vendite pari al 70%; molti parchi sono chiusi nonostante siano luoghi dove, da sempre, ci si reca per curare la propria salute; un numero sempre maggiore di aziende non riesce a riaprire a causa di una chiusura prolungata e ingiustificata che ha aggravato il precedente stato di crisi. Insomma un panorama economico e sociale devastato, appositamente aggiungiamo noi, al fine di "reinventare" l'Italia trasformandola in un vasto campo di sperimentazione tecnocratica dopo averne azzerato la prestigiosa storia; per renderla "moderna" una parola che racchiude tutta la tossicità di questo mondo visto che è proprio la corsa alla modernità che ha spinto il mondo sul baratro della guerra nucleare, dell'inquinamento massivo del pianeta e dell'insorgenza di malattie che decimano interi popoli; per renderla "sostenibile" con un numero di poveri che aumenta vertiginosamente proprio dopo ogni salto tecnologico che conduce all'utilizzo di robot, informatica, cibernetica e Intelligenza Artificiale al posto dei lavoratori umani; "inclusiva" certamente per tutti coloro che hanno un atteggiamento filogovernativo come gli intellettuali "pennaruli" che attraverso il giornale unico di Conte e del virus (leggasi mainstream) possono essere gramscianamente definiti "scrittori salariati"; "verde" forse alludendo agli innumerevoli polmoni verdi presenti sul suolo italico e abbandonati all'incuria colpevole da uno Stato che non ha voluto o saputo fare nulla contro gli incendi che hanno devastasto milioni di ettari di terreno alpino e appenninico negli ultimi decenni. Inoltre, fenomeno di cui si parla poco e male, quasi tutti gli alberi storici, di alto fusto e di caratteristico decoro e frescura sono stati abbattuti senza pietà, in tutte le città e paesi d'Italia, per non interferire con le frequenze del 5G come sostenuto nello studio britannico "5G Planning-Geospatial Considerations" del Department for digital, culture, media e sport" del febbraio 2018. Insomma una grande confusione di parole vuote ma eleganti, non sentite ma coinvolgenti; una vera martellante propaganda tesa a colpire psicologicamente i target più indifesi e più disposti a delegare ogni tipo di responsabilità, comportamento tipico degli italiani, a una classe di decisori eterodiretti che ormai è deresponsabilizzata rispetto ai risultati di qualunque azione e decisione politica.
Mentre gli italiani erano agli arresti domiciliare, per consentire una sperimentazione psico-sociale che non ha eguali nella storia del Paese, il Governo Conte, piddino e pentastellato, si è reso complice di atti deplorevoli e assurdi di cui la Kermesse di Villa Doria Pamphili costituisce soltanto l'epilogo. Infatti, oggi ci troviamo nelle condizioni in cui a governare, de facto, sono i Comitati Tecnico Scientifici e le Task Forces che nessuno ha eletto, che hanno operato riservatamente, i cui verbali e resoconti non sono stati resi pubblici, che non sono previsti dalla Costituzione, che sono caratterizzati da profondi conflitti d'interesse e che, per giunta, lasciano intravedere le fitte maglie di un Deep State che già da tempo si era preparato per condurre un attacco mai visto allo Stato italiano inteso come Nazione e Popolo. Il Governo Conte, creato dal nulla attraverso abili manipolazioni dei pentastellati (filocinesi e segretamente sovvenzionati dal Venenzuela di Chavez) e piddini (filoeuropeisti e novelli difensori del capitalismo bancario e finanziario) ha definitivamente consegnato il potere decisionale a Vittorio Colao (ex Ceo di Vodafone) e company che ha prontamente predisposto protocolli e piani dettagliati per un rilancio italiano in cui gli italiani, in qualità di cittadini e soggetti di diritto, non compaiono affatto se non come sudditi e parti di meccanismi produttivi, finanziari e tecnocratici. 
Eppure gli italiani sapevano di avere un governo politico ma le idee erano e sono molto confuse sin da quando, nel 2011, Mario Monti mise su un governo tecnico che con la conseguente azione dei governi Letta, Renzi e Gentiloni, cominciò a minare definitivamente le basi dello Stato democratico, con l'appoggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano prima e Sergio Mattarella poi. Quello attuale, il governo Conte bis, con l'emergenza sanitaria cominciata all'inizio del 2020, si è fin da subito manifestato come un governo ibrido ovvero politico per certi versi e tecnico per altri in quanto ha delegato massicciamente a Comitati Tecnico scientifici e Task Forces l'essenza stessa di scelte politiche, economiche e sociali. Tutti tecnici che hanno interpretato la politica come una sorta di pianificazione aziendale, che hanno confuso i cittadini, in tutte le loro complesse compagini, con i dipendenti di imprese cui dare direttive rigide e indiscutibili; tecnici che hanno contaminato i governi regionali con i loro "piani" trasformando liberi territori in mere ditte e fabbriche cui richiedere grandi sacrifici a fronte di elemosine di Stato inaccettabili per un popolo operoso come quello italiano. In questi giorni il giornale unico del virus si affanna a intervistare economisti e accademici di chiara fama trascurando il fatto che i dati statistici, relativi a una crisi mai vista e provocata ad arte, non tranquillizzano affatto i cittadini che, sulla loro pelle, vivono il disagio di un tessuto sociale ed economico in drammatica e veloce decomposizione. Non c'era alcun bisogno di scomodare illustri personaggi così lontani da quella realtà vera che non hanno mai vissuto o che hanno dimenticato non appena sono entrati nel giro buono degli opinion leaders prezzolati e ideologicamente vicini al governo. La gente comune, il popolo vero che soffre sotto un regime poliziesco contiano, piddino e pentastellato e cinesizzato, è scomparsa e solo quando scende in piazza, anche pacificamente, viene indicata come massa esagitata che non rispetta il mantra ridicolo del "distanziamento sociale", comportamento innaturale pertanto non sanzionabile che non si addice ad una società composita e di origini latine e dell'"indossare la mascherina"-museruola-feticcio, comportamento dannoso per la salute (provoca ipercapnia, ipossia e acidosi tissutale). I presidenti delle Regioni, tra cui Zingaretti, De Luca e Bonaccini, autodenominatisi neosatrapi si cimentano con ordinanze che travalicano e superano i tristi Dpcm che hanno stravolto la nostra vita come, ad esempio l'ordinanza del Lazio che impone, manu militari, la vaccinazione antinfluenzale a tutti seguita a ruota dalla Calabria e dalla Campania dove Vincenzo De Luca crede di essere diventato il difensore della Patria con una sessantina di ordinanze con cui ha preteso e pretende di regolamentare tutti i comportamenti possibili di circa sei milioni di campani. Circa l'iniziativa di Zingaretti giova ricordare che il Movimento Roosevelt presieduto da Gioele Magaldi ha presentato ricorso al Tar del Lazio sostenendo che è "assurdo, pericoloso e incostituzionale imporre il vaccino antinfluenzale"; ciò significa che non tutti sono anestetizzati dalle chiacchiere demagogiche e dai comportamenti eccessivamente autoritari del presidente della Regione Lazio; per fortuna aggiungiamo noi. "La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" è scritto nel primo articolo della Carta fondativa dei diritti e dei doveri dei cittadini; e tuttavia i suddetti "decisori" non fanno altro, quotidianamente e approfittando dell'emergenza sanitaria, che abusare impunemente dei poteri loro accordati dal popolo travalicandone i limiti. Ci hanno preso gusto e, con grande scorrettezza istituzionale, dimenticano di essere anche loro cittadini e parte di un popolo che si divertono a umiliare e trattare come bestie in un serraglio, marcandolo stretto, tracciandolo, controllandolo e imponendogli stili e regole di vita assurdi e inaccettabili in un Paese democratico. Loro non solo non hanno "rimosso gli ostacoli di ordine economico e sociale" come si afferma nell'art.3 della Costituzione bensì hanno piazzato ostacoli dappertutto, e non solo economici e sociali, rendendo la vita impossibile a qualunque cittadino normale e non asservito ciecamente ai partiti e ai loro squallidi leaders. Hanno fatto precipitare gli italiani in un Nuovo Ordine Mondiale, profetizzato mirabilmente da George Orwell, Aldous Huxley, Ray Bradbury, Margaret Atwood, Thomas Disch e Robert Silverberg, con dispotica distopia attravero una "trance" collettiva impastata di paura, propaganda e raffinate tecniche di ipnosi di massa. Per molte settimane i tiranni "decisori" ci hanno impedito di uscire, di vedere il cielo, di toccare l'erba (reati terribili e comportamenti pericolosi nella loro mente malata) e ora ci consentono, ci permettono, ci concedono di farlo alle loro condizioni, con nuove regole liberticide, con quella mancanza d'aria che ci è rimasta nella mente e nel cuore; con il panico provocato dal ronzio del drone che controlla il fuggitivo; con l'imbarazzo di essere inseguito da agenti, norme, pene e sanzioni per esserci comportati normalmente; con la minaccia di un mitra puntato in faccia come se avessero avuto a che fare con criminali pericolosi evasi dalla fortezza di Alcatraz. Una vera guerra psicologica che non accenna ad esaurirsi ma che prende forme sempre più sottili e sofisticate. Che allarma con previsioni di nuove e sempre più mortali ondate virali; che minaccia sanzioni in caso di maggior numero di contagi; che promette retate domestiche per la deportazione dei malati magari non contagiosi; che offende milioni e milioni di persone trattate come nei peggiori mattaoi della storia; che sottopone a trattamenti sanitari obbligatori gente  che avrebbe solo bisogno di vivere in un Paese normale. E intanto la strage continua, inspiegabilmente e nel silenzio di chi dovrebbe avere qualcosa da eccepire, con l'annullamento di tutti gli interventi chirugici (circa seicentomila), con l'impossibilità di continuare o riprendere visite, esami radiologici (circa 12 milioni)  e terapie, con Asl e ospedali blindati, con medici di base irragiungibili e con nuovi ospedali modulari rivelatisi inutili e un vero e proprio spreco di risorse, mentre l'Associazione Medici Dirigenti denunciava, non più tardi nel dicembre del 2019, il rischio chiusura per ben 175 piccoli ospedali disseminati per tutto il territorio nazionale. La malasanità italiana continua a imperversare e la gente continua a morire per mancanza di cure; paradossalmente occorre avere la Covid-19 per essere curati e per consentire all'apparato emergenziale di continuare a prosperare nel politicamente e schifosamente corretto.




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