martedì 26 maggio 2020

NELLA MORSA........
ITALIANI IN OSTAGGIO E GOVERNATI DA UN ESECUTIVO PARANOICO E IN MALAFEDE CHE NON HA IDEA DI COSA SIA UN POPOLO DI UOMINI E NON DI MACCHINE DA ACCENDERE O SPEGNERE A PIACIMENTO E CHE NON HA IDEA DI COSA SIA UNA NAZIONE GOVERNATA DA PRINCIPI GIURIDICI COSTITUZIONALI E NON DA DPCM INCOERENTI, RIPETITIVI E SOPRATTUTTO ILLEGITTIMI. ITALIANI IN OSTAGGIO DI ENTI LOCALI PRESIEDUTI DA SATRAPI, REGIONALI E COMUNALI CHE, DRAMMATICAMENTE, CREDONO DI ESSERE INVESTITI DI POTERI ILLIMITATI E CHE NON HANNO ALCUN RISPETTO PER I CITTADINI; E CHE INOLTRE, IN  MISURA SEMPRE PIU' INTOLLERABILE, USANO TONI MINACCIOSI E INCONCEPIBILI IN UNO STATO DI DIRITTO.
 di Antonio Tortora

 Tratto da: www.ilcorrieredelgiorno.it
Mentre l'art.1 della Costituzione recita: "La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" il Governo presieduto dall'avvocato dei poteri forti Giuseppe Conte e alcuni presidenti di Regione, come Vincenzo De Luca, non fanno altro che calpestare, con ferocia inaudita e mai vista prima, molti principi repubblicani contenuti nella Carta costituzionale e le Leggi dello Stato. Ciò avviene nel silenzio assordante e inspiegabile della Corte Costituzionale salvo un unico ma risoluto intervento della Presidente Marta Cartabia; del Parlamento ormai ridotto a vuoto orpello formalistico, attivo solo nel ratificare decisioni prese, con dubbie procedure, in via amministrativa nonchè nelle beghe interne scatenate tra maggioranza e finte opposizioni a mero scopo mediatico; ancora più grave il silenzio del Presidente della Repubblica Mattarella che, nello svolgere il delicatissimo ruolo di garante della Costituzione, potrebbe facilmente e in pochissimo tempo, ristabilire il giusto equilibrio tra un governo in preda a pericolosi comportamenti autoritari e cittadini trasformati in sudditi ormai stremati da nove settimane di arresti domiciliari di massa.

Paranoia governativa e controllo di massa. Tratto da: www.lrpsicologia.it
Il virus influenzale SARS-CoV-2, che tutto sommato non ha arrecato gravi danni tranne che nella testa degli italiani, sta scomparendo come previsto dal virologo Giulio Tarro e dal Nobel per la medicina Luc Montagnier e in barba a tutti i virologi di Stato, tromboni mediatici e influencer della peggiore risma nonchè profeti di sventura. Questi ultimi sono i più preziosi alleati, insieme alle task force, di un Governo fallimentare che sta cercando, in ogni modo, di prolungare la sua permanenza nella stanza dei bottoni per distruggere quello che resta del Paese e di fiaccare il morale del suo Popolo. Il prof. Isaac Ben Israel de l’Université de Tel Aviv et président du Conseil national pour la recherche et le développement, ha sostenuto che "il ciclo epidemico virale si sviluppa nell'arco di circa 70 giorni" e ha aggiunto, in un'intervista a fr.timesofisrael.com, "che la politica di blocchi e chiusure è un caso di isteria di massa; una semplice distanza sociale sarebbe sufficiente". Anche Francesco Le Foche, primario di immuno-infettivologia del Policlinico Umberto I di Roma, circa un mese fa, si definiva ottimista prevedendo un ritorno alla normalità già agli inizi di maggio e l'inutilità del vaccino come già accadde, anni fa, per la Sars che scomparve da sola. Circa i numerosissimi morti lombardi i nostri lettori sanno come la pensiamo e si spera che la magistratura apra un'inchiesta sulle responsabilità del governo, delle Regioni (non solo di quella lombarda) e della malasanità che non è mai scomparsa del tutto e che anzi si rafforza sempre più). 
Nonostante non ci sia più nessuna epidemia, ammesso che ci sia stata, il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia, dopo aver minacciato di non riaprire i confini delle Regioni, si è inventato l'assunzione di 60.000 guardie civiche, stile partito comunista cinese o russo-staliniano, per controllare i comportamenti degli italiani come se non bastassero le centinaia di migliaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri, municipali, locali e metropolitani a perseguitare gli italiani senza alcuna ragione e solo con un feroce e inqualificabile intento punitivo prestandosi, pare molto volentieri, a trasformarsi nel braccio armato e violento di un vero e proprio stato di polizia. Insopportabile la loro presenza intimidatoria nei confronti di cittadini rei di voler continuare a vivere liberamente così come garantito dalla Costituzione (di cui più nessuno sembra ricordarne l'esistenza) e dalle Leggi dello Stato e altrettanto insopportabile la loro pervicacia nell'elevare multe, non tanto ai cittadini in movimento, quanto agli esercenti, ai commercianti e ai ristoratori che non hanno nemmeno avuto il tempo di riaprire, dopo un lungo e folle periodo di detenzione domestica, che già si sono ritrovati tra i piedi arroganti soggetti in uniforme (tranne le dovute eccezioni di veri professionisti) che, evidentemente, prenderanno laute percentuali sulle multe elevate o che, comunque, avranno l'obbligo "interno" di far affluire cifre enormi allo Stato, alle Regioni e ai Comuni. Altro che default; una vera manna per Stato ed enti locali; una Multocrazia. Intanto I presidenti delle Regioni che "oggi paiono preoccupate principalmente nella misurazione della popolarità dei loro presidenti, chiamati pomposamente governatori. - sostiene il costituzionalista Sabino Cassese sul Corriere della Sera di recente - Dovevano costituire la soluzione dell’annoso problema dello Stato, sono divenute esse stesse parte del problema". Noi poi che siamo campani e dobbiamo, per ora, assoggettarci alle demenziali ordinanze di Vincenzo De Luca che minaccia lanciafiamme, offende i cittadini, insegue i runner; ci obbliga a respirare la nostra stessa anidride carbonica anche con la calura estiva, calpesta i diritti costituzionali e le Leggi dello Stato; emana diktat, si affida a mentecatti per la gestione dell'emergenza e sguinzaglia poliziotti municipali maneschi e violenti contro gente indifesa, rimaniamo davvero costernati e increduli di fronte ai suoi dissennati sproloqui social che rivelano, con chiarezza, il tentativo di trasformare la plurimillenaria Campania Felix in Campania Infelix. "Il potere rende folli" diceva Marco Pannella e deforma il pensiero e i comportamenti trasformando caratterialmente il soggetto che viene in contatto con il potere in Franco, Salazar, Hitler, Mao o Stalin. Ce n'è per tutti i gusti, e se per De Luca molti campani sono "irresponsabili", "imbecilli" "doppiamente babbei" o "cafoni" (perle di saggezza di cui speriamo se ne ricordino quelli che lo hanno precedentemente votato) non ci sarà nulla di strano se qualcuno di questi ritenga il satrapo De Luca un villano, un bifolco e un maleducato. Nulla di male e del tutto legittimo nel rispondere alle offese che un uomo di Stato non dovrebbe mai proferire e che, di fatto, mai si sono sentite fino ad ora. Durante la videoconferenza stampa del 23 maggio scorso il satrapo De Luca, appena resosi conto dei problemi tecnici riguardanti  l'audio è andato via repentinamente senza rispondere a nessuna domanda; e tenendo presente che per tre mesi ha sproloquiato in interminabili e grottesche dirette Facebook, senza contraddittorio, forse avrebbe dovuto attendere il tempo necessario per la riattivazione dei collegamenti. Una mancanza assoluta di rispetto nei confronti dei giornalisti il cui presidente dell'Ordine Ottavio Lucarelli non ha mancato, giustamente, di stigmatizzare. Ecco come alcuni uomini di Stato, in degna compagnia di Giuseppe Conte (anch'egli non nuovo a comportamenti arroganti nei confronti dei giornalisti) si comportano nei confronti di chi, nei loro confronti, è stato fin troppo ossequiente e rispettoso. Per la cronaca la censura di Stato ha fatto sì che il video dell'incidente non sia più disponibile in rete. Evidentemente dovranno rimanere online soltanto i video graditi ai satrapi e ai despoti; è bene rimarcarlo nel caso qualcuno creda ancora di vivere in un Paese democratico. Si è parlato pochissimo del contenuto della videoconferenza ma il contenuto è così riportato dal Secolo d'Italia“L’eventuale apertura della mobilità interregionale all’inizio di giugno non è scontata, - dice De Luca - dovremo verificare l’andamento epidemiologico”. (di quale andamento epidemiologico si parla? Visto che le intensive si sono svuotate non ci sono più decessi nemmeno in Lombardia?) Vincenzo De Luca ha presentato in videoconferenza un “sistema di monitoraggio tramite gestori della telefonia per monitorare la mobilità, nel rispetto ovviamente della privacy”. (La privacy esiste ancora?). "In ogni caso ci stiamo preparando anche per avere un controllo abbastanza sofisticato, ma semplice, della mobilità dei cittadini e delle persone". Evidentemente l'invasiva e pericolosa App Immuni, per il satrapo De Luca, è troppo poco e ci vuole anche una tecnopsicopolizia regionale per portarsi avanti con il lavoro di controllo dei suoi "doppiamente babbei" concittadini.
Il capo del team di ricerca di Oxford Adrian Hill, con buona pace di chi vorrebbe imporre erga omnes il vaccino, contribuendo a far lievitare esponenzialmente le finanze di Bil Gates e di Big Pharma, ha dichiarato qualche giorno fa che: "il virus sta rallentando la sua catena di contagi" e pertanto "Se il virus circola a bassi livelli non permette agli scienziati di controllare l'efficacia del vaccino e i volontari troveranno difficile individuare la SARS-CoV-2 e testare l'efficacia del vaccino stesso. Un po' come accadde per la Sars che scomparve in estate rendendo inutile la ricerca di una cura". Per noi è un'ottima notizia e ce ne rallegriamo mentre per i virologi-influencers, per i governanti in mala fede, con manie securitarie, e per i media mainstream collusi con la politica dominante, sarà certamente una notizia infausta perchè il regime imposto a tutto il Paese con il terrore potrebbe rovinosamente disintegrarsi.







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