martedì 17 marzo 2020

MENTRE L'INTERO PAESE, ORMAI TERRORIZZATO DALL'EPIDEMIA VIRALE, SI AVVIA AD ADOTTARE IL COPRIFUOCO COME ESTREMO STRUMENTO BELLICO DI CONTENIMENTO, OGNI SINGOLO CITTADINO SI RITROVA IMMERSO IN UN REGIME IBRIDO DI DEMOCRAZIA ILLIBERALE CHE TANTO PIACE AI VERTICI DELLO STATO, AI GOVERNATORI REGIONALI E AI SINDACI. CHIEDONO SACRIFICI A TUTTI I CITTADINI ITALIANI MA QUESTI SIGNORI NON SONO ANCH'ESSI CITTADINI ITALIANI? QUALI SACRIFICI STANNO FACENDO MENTRE L'INTERA POPOLAZIONE E' AGLI ARRESTI DOMICILIARI?

di Antonio Tortora


Napoli-Lungomare deserto (Foto di Antonio Tortora)


Ciò che sta accadendo in Italia non è affatto normale e, con il pretesto di contenere la pandemia, intento peraltro sacrosanto, i "decisori" politici si sono lasciati prendere da una vis autoritaria inusuale  e pericolosa che già di fatto sta seriamente danneggiando la popolazione. Diciamo questo perchè poche ore fa il governatore del Veneto Luca Zaia ha affermato "se il sitema di contenimento non dovesse funzionare siamo pronti al coprifuoco"; dimenticando forse che non siamo nella Baghdad degli anni 2000 e neppure nell'Italia del 1943 per cui prevedere l'arresto di un libero cittadino che viola il "lockdown" ci pare assurdo oltre che apertamente fuori dalle garanzie costituzionali. Affermiamo questo perchè il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha sostenuto che è  normale imporre la "quarantena a chi non può dimostrare un motivo d'urgenza ed esce lo stesso"; dunque un vero e proprio trattamento sanitario obbligatorio imposto a un cittadino sano il che pare in contraddizione con qualsiasi norma giuridica. Ma forse, in tale occasione, non ha voluto usare il termine politicamente scorretto di "arresti domiciliari". E si è spinto ancora oltre, il nostro supergovernatore, affermando, in un suo video del 13 marzo 2020, che "i quartieri vanno militarizzati". Non commentiamo questo vergognoso passo. I governatori del Veneto e della Campania, unitamente ad altri esponenti governativi e sindaci dalle più disparate latitudini usano un linguaggio antidemocratico e inconcepibile visti gli incarichi di responsabilità che, purtroppo, ricoprono. Forse ispirati dagli innumerevoili decreti emanati da Giuseppe Conte su cui dubbi di costituzionalità, pare, stiano cominciando e essere finalmente mossi; forse ispirati dalla ipertecnologica militarizzazione di intere aree metropolitane e produttive della Cina voluta da Xi Jinping, che è anche, non dimentichiamolo mai, segretario generale del più potente e autoritario Partito Comunista del mondo, si sono lasciati prendere la mano da una vocazione decisamente autoritaria. Va sottolineato che i numerosi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, le tante ordinanze del governatori regionali e le copiose ordinanze sindacali emanate con cadenza quotidiana in tutta Italia, hanno contribuito a creare tutti i presupposti necessari al fine di derogare all'ordinamento giuridico vigente. Infatti, per meglio descriverne legalmente il contenuto, va chiarito che esse sono tutte contingibili e urgenti, per cui un'ampia fetta di comportamenti consentiti dal diritto positivo vengono temporaneamente sospesi. Tutto ciò fa paura, e intimorisce non poco, visto che sino a pochi giorni fa tutto ciò sarebbe apparso irrealizzabile e folle. Con la paura, ma soprattutto con l'angoscia, che serpeggia fra la gente frastornata e perennemente a caccia di introvabili mascherine, i decisori si sentono in diritto di emanare ordinanze sempre più restrittive e non è chiaro fino a che punto vogliano spingersi visto che è tutto vietato tranne che alcuni elementari comportamenti che garantiscono la mera sopravvivenza dei soggetti destinatari di tali provvedimenti. Nel momento in cui scriviamo giunge notizia di un nuovo modulo di autocertificazione con l'aggiunta di una voce specifica riguardante la quarantena. Come al solito i folli burocrati del governo e ministeriali non danno neanche il tempo a una disposizione di assestarsi nell'uso quotidiano che già ne predispongono un'altra. A chi giova questo infinito e complicatissimo stress test che spinge alla follia un'intero popolo? A ogni modo, a titolo di opportuna riflessione, vorremo anche ricordare che le recenti e petulanti ordinanze di De Luca vanno oltre i Decreti ministeriali e oltre le circolari esplicative del Ministero dell'Interno, cosa che è sotto gli occhi tutti. Dalle parti nostre e di chi i neuroni li fa funzionare a pieno ritmo riteniamo si tratti di un vero e proprio "stato di polizia". D'altra parte ci chiediamo, legittimamente, come mai in cinque anni di governo regionale il governatore non si è mai opposto allo smantellamento sistematico e inspiegabile della sanità pubblica campana? Come mai chiamare il numero predisposto per le emergenze, cui bisogna del resto obbligatoriamente chiamare, visto che è vietato recarsi in ospedale, non risponde ed è diventato una chimera? Cosa gravissima poichè, in questo momento, qualcuno che per esempio vive da solo e ce ne sono tantissimi, potrebbe morire. Anche questo è un problema. Giusto? O forse stiamo sbagliando? Come mai i nostri bravi medici e i nostri bravissimi infermieri, coadiuvati da un variegato personale sanitario altamente qualificato, si ritrovano a operare in "trincea" (tanto per usare un linguaggio bellico tanto caro al governatore campano) in situazioni di estrema pericolosità e a rischio di contagio senza nemmeno avere i giusti dispositivi di protezione individuali? Di chi, se non dell'ente regionale, sono le responsabilità per quanto sta avvenendo e di quanto sta, drammaticamente, per accadere? La risposta a tali quesiti è prontamente servita: vietato camminare anche se a distanza di sicurezza. Una follia. E abbiamo usato la parola camminare poichè nello stato di prostrazione in cui il cittadino italiano e in particolare partenopeo si trova, a nessuno verrebbe in mente di fare una passeggiata poichè il passeggio diventa desiderabile solo in un'atmosfera pacata e serena e non in uno stato di polizia reale e non soltanto percepito. Camminare significa anche scaricare le tensioni, fare un minimo sindacale di attività fisica, prevenire il colesterolo e un'infinità di altri benefici, semplici, necessari, non costosi e suscettibili di numerose considerazioni da parte di psicologi e studiosi di tutte le branche della medicina. Al punto 10 delle regole per gli spostamenti indicate con chiarezza dal Ministero dell'Interno è riportato che: "Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare gli assembramenti" (https://www.interno.gov.it/sites/default/files/possomuovermi.pdf). E allora ci chiediamo perchè dobbiamo avere paura di camminare o di fare qualunque attività fisica all'aperto? Perchè le forze dell'ordine sanzionano, multano e, conseguentemente, criminalizzano chi semplicemente cammina o va in bicicletta? Come può contagiare o essere contagiato un soggetto che cammina in solitudine?chi ha terrore di continuare a vivere, ovviamente, è padrone di rinchiudersi in una volontaria e ingiustificata quarantena e di diventare, alla lunga, sociopatico o ipocondriaco, ma chi decide semplicemente di camminare, da solo e a distanza di sicurezza dagli altri, perchè non dovrebbe farlo? Domanda semplice cui mancherà, ne siamo sicuri, la risposta.


Napoli: Stazione Funicolare Centrale vuota (Foto di Antonio Tortora)


 
Napoli: Galleria Umberto vuota (Foto di Antonio Tortora)

Ci chiediamo dove sia la gente che passeggia, che si riunisce in assembramenti, che sosta "stravaccata sulle panchine", che viola decreti e ordinanze come sostiene Vincenzo De Luca e certi organi di informazione e di stampa servili e prezzolati? Non c'è riuscita la crisi economica a deprimere i partenopei, non c'è riuscito l'aggressivo Covid-19, ma ha finito per riuscirci egregiamente la classe politica nazionale e locale che ha utilizzato forme di comunicazione autoritarie e assurde. E forse gli stessi personaggi hanno usato e usano i poteri straordinari, conferitigli per le emergenze, per regolare i conti con altre compagini politiche e con un elettorato che, avranno intuito, non li eleggerà più. Pur tenendo noi nella massima considerazione l'emergenza sanitaria in corso e il dramma che si sta consumando in tutto il Paese non potevamo esimerci dal riportare per iscritto queste dolorose considerazioni che mostrano il totale scollamento tra governanti e governati. Allo stato attuale il cittadino oltre a giustificarsi per ogni movimento, cosa infinitamente umiliante, deve sentirsi un recluso pur non avendo commesso alcun crimine nè alcun reato; tutto ciò non fa sperare in un sereno futuro.

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