venerdì 20 marzo 2020

FORSE NON CI DICONO TUTTO SULLA GESTIONE DELL'EMERGENZA SANITARIA IN CUI L'ITALIA SI TROVA?
LA DOMANDA NASCE SPONTANEA ESAMINANDO UN RECENTE REPORT DELL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' IN CUI SI AFFERMA CHE SOLI TRE PAZIENTI PRESENTAVANO ZERO PATOLOGIE, SU UN CAMPIONE DI 335 REFERTI ESAMINATI, E CIOE' SONO DECEDUTI ESCLUSIVAMENTE A CAUSA DELLA COVID-19. RITENIAMO CHE QUESTO DATO DEBBA FAR RIFLETTERE SERIAMENTE SUL FOLLE E OSSESSIVO BOMBARDAMENTO DI INFORMAZIONI CON CUI CI STANNO LETTERALMENTE TERRORIZZANDO.
 di Antonio Tortora
 
Tratto da www.remocontro.it

Posto che l'intero Paese si trova in emergenza sanitaria, come del resto quasi tutto il pianeta, desideriamo fare qualche osservazione sulla maniera con cui le notizie e i dati relativi alla Covid-19 (coronavirus disease 19) vengono comunicati. Una platea di oltre 60 milioni di soggetti praticamente terrorizzati e incapaci di darsi una spiegazione sensata di fronte a uno tsunami di informazioni martellanti perchè continue; angosciose perchè capaci di destabilizzare anche i più refrattari; morbose perchè è in atto una gara, fra i mass media tutti mobilitati, al fine di diffondere la paura piuttosto che contenere il contagio.
Ora se non abbiamo letto male il Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a Covid-19 in Italia aggiornato al 17 marzo 2020, ovvero a due giorni fa, leggiamo: "Il presente report descrive le caratteristiche di 2003 pazienti deceduti e positivi a Covid-19 in Italia.......Questo dato è stato ottenuto in 335/2003 deceduti (17,7% del campione complessivo).......Complessivamente, 3 pazienti (0,8% del campione) presentava 0 (zero) patologie....".(https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_17_marzo-v2.pdf ) Visto che i numeri di questa epidemia/pandemia hanno determinato un gravissimo sconvolgimento dei ritmi vitali e il blocco totale di un intero Paese, riteniamo doveroso ricordarli, leggerli e interpretarli attentamente questi folli numeri la cui essenza più profonda si riverbera nella ormai quotidiana conta dei morti. Non vorremmo apparire ripetitivi ma quel dato apparentemente insignificante, e cioè di "3 pazienti pari allo 0,8% del campione di 335 deceduti e positivi a Covid-19 non presentava alcuna patologia" ci fa capire, senza ombra di dubbio e relativamentre al campione esaminato dall'Istituto Superiore di Sanità che ha emesso in Report, che i deceduti a esclusiva causa del Covid-19 sono davvero troppo pochi e non giustifica la bolla mediatico-terroristica che opprime il Paese. 
Queste considerazioni ovviamente non negano lo stato d'emergenza sanitario nazionale, determinato con il concorso di molte altre cause su cui poi bisognerà attentamente indagare, ma inducono a una profonda riflessione sulla reale letalità della malattia da coronavirus 2019. I dati che sono raccolti ed elaborati dall'Istituto Superiore di Sanità, presso il suo ufficio speciale dedicato all'epidemiologia "Epicentro", sono gli unici che hanno il crisma dell'ufficialità e, evidentemente, sono basati sullo studio accurato delle cartelle cliniche dei pazienti, inviate da tutti gli ospedali d'Italia, e probabilmente anche dei referti anatomopatologici; per questa ragione si tratta degli unici dati davvero attendibili e sicuri. Ma allora perchè, socraticamente ci chiediamo, quasi tutti i morti registrati presso gli ospedali vengono immediatamente classificati come deceduti a causa del Covid-10? Certo, lo stesso Istituto Superiore di Sanità riporta analiticamente tutte le percentuali di morti con una, due, tre o più patologie e i dati, consultabili alla stessa fonte precedentemente riportata; queste indicano che la stragrande maggioranza dei pazienti aveva diverse e debilitanti patologie e un'età molto avanzata; in tutti questi casi la interstiziopatia polmonare ha agito, ovviamente, come concausa e non come causa principale del decesso. In altre parole moltissime persone già erano in condizioni molto gravi all'arrivo del 118 oppure al momento del ricovero d'urgenza, pertanto dichiararle tutte decedute a causa della Covid-19 appare poco prudente, troppo azzardato e pericolosissimo per l'allarme sociale che si è scatenato fra una popolazione impaurita dal feroce e ingiustificato attacco mediatico; irretita da una condizione molto prossima agli arresti domiciliari; ed infine soffocata da una militarizzazione che mai si era vista neanche all'epoca del crimine organizzato e del terrorismo.
A questo proposito giova chiedersi dov'erano tutti questi agenti delle forze dell'ordine quando in molte città d'Italia, e in particolare in alcuni quartieri-roccaforti, regnava il crimine organizzato? E perchè in innumerevoli casi i militari di "Strade Sicure" nulla hanno mai potuto fare per rendere, appunto, le piazze e le strade più sicure? Domanda legittima per chiunque si sia trovato in incresciose situazioni e non abbia ricevuto le stesse attenzioni e la stessa cura che oggi il Governo amorevolmente riserva ai suoi concittadini-elettori-sudditi. E' molto sospetta anche la gara che molti deliranti governatori regionali e troppi sindaci con manie di protagonismo intraprendono sul terreno della privazione delle più elementari libertà costituzionali (ammesso che la Costituzione sia ancora in vigore) integrando lo stato d'emergenza e i numerosi decreti emanati da un Presidente del Consiglio dei Ministri che, se non ricordiamo male, era stato definito l'"avvocato del popolo". Conte ha dismesso il consueto aplomb professorale e ha sfoderato la mascella squadrata di chi comanda e non vuole sentire ragioni. E intanto la gente italica, un intero popolo, giace sotto il peso della disgustosa e offensiva burocrazia autocertificatoria, sogno di tutti i governanti impregnati di democratura e ubriachi di delirio di onnipotenza. Cosa ci stanno nascondendo? Stranamente i circa seicentomila morti all'anno per le più svariate malattie, censiti dall'Istituto Centrale di Statistica - Istat, non fanno notizia e nessuno urla alla epidemia o peggio alla pandemia (https://www.wired.it/scienza/medicina/2017/05/04/cause-morte-italia/?refresh_ce=). 
Intanto il colpo di stato economico, in questo clima di assoluta follia mediatica e di domicilio coatto urbi et orbi, si consuma con la richiesta di Giuseppe Conte all'Unione Europea di attivare il Meccanismo Europeo di Stabilità. Ciò attraverso le pagine del Financial Times vera think tank del pensiero neoliberista, dunque ricorrendo alla stampa straniera e senza transitare per il dibattito parlamentare come sarebbe, d'altra parte, doveroso in una pur farsesca democrazia. Ovviamente non si poteva non registrare il giubilo, per questa infausta decisione di Conte, da parte del commissario europeo agli affari economici Paolo Gentiloni, sodale di quella stessa Ursula von der Leyen che causò, pochissimi giorni fa e con una manciata di parole molto poco accorte, l'ulteriore crollo in borsa dell'Italia. Con il MES l'Italia "sarà economicamente rasa al suolo" dice con assoluta certezza il filosofo Diego Fusaro. Con la scusa della pandemia virale l'intero mondo politico italiano, per quanto disgustoso, traditore e servile possa essere, viene silenziato e l'intero Paese viene consegnato alle potenze straniere e ai sicari della finanza con un golpe politico ed economico senza precedenti. Giova ricordare che esiste, ormai e per legge, un distanziamento sociale che favorisce magnificamente una inusitata tranquillità a quei pochi uomini, che con i loro spietati diktat, impiccheranno l'Italia all'albero maestro di un mondo alla deriva. Con buona pace dei gretini.



Tratto da: www.fanpage.it


Nessun commento:

Posta un commento

Come regola generale qui è gradita l'educazione, si chiede di mantenere un atteggiamento civile e costruttivo, nonché di impegnarsi ad agire con totale rispetto ed onestà sia verso l'amministratore del blog che verso gli altri utenti, pubblicando messaggi che contengano informazioni corrette e veritiere.