domenica 23 febbraio 2020

SINDROME GLOBALE: 

dalla strategica metropoli cinese di Wuhan alla importante area produttiva italiana di Codogno, la breve e veloce marcia del Covid-19 (nuovo nome del Sars-CoV-2). E l'incubo per l'Italia diventa realtà, da un momento all'altro, con 10 paesi isolati e oltre 50mila persone in quarantena forzata. Non solo, ma dagli aggiornamenti che ci pervengono, non finirà qui.

di Antonio Tortora


Per i sotenitori della globalizzazione commerciale, produttiva e finanziaria, per gli entusiasti dei fenomeni migratori e dell'accorciamento delle distanze nonchè per i propugnatori del villaggio globale, dove tutto si muove in fretta ma superficialmente, potrebbe rappresentare un colpo durissimo lo stato di crisi sanitaria mondiale e dunque ancora una volta drammaticamente "globale" che si è venuto a creare. E ciò per tutta una serie di concause che gli storici dovranno esaminare una volta passata la bufera. C'è un filmato, Wuhan: La lunga notte, che desideriamo sottoporre al lettore che avrà la pazienza di dedicare qualche minuto al lento scorrere di immagini spettrali che mai ci si sarebbe potuto aspettare dal più popoloso Paese asiatico ovvero dalla Repubblica Popolare Cinese. Si tratta di poco meno di 5 minuti girati in una Wuhan sinistramente semideserta che PandoraTV, la piattaforma di informazione indipendente coordinata dal giornalista Giulietto Chiesa, ha proposto un paio di giorni fa. Molto eloquente è la didascalia del video: "Il futuro prossimo della società globale":


                                                                        Tratto da Pandora TV







                                                               
Dopo un'attenta osservazione il filmato che abbiamo riproposto potrà apparire tutto tranne che una fake news; purtroppo aggiungiamo noi, e non facciamo altro che ripercorre con la memoria le classiche ambientazioni apocalittiche dei film di fantascienza distopici nonchè gli austeri scenari riproposti da romanzieri del passato con un piede, e forse tutti e due, nel futuro. Quello che davvero trionfa, in questi malinconici giorni, è la globalizzazione psicologica e dunque la diffusione su scala mondiale di uno stato d'animo di paura polarizzato e riguardante le epidemie; ovvero quelle malattie contagiose che periodicamente riemergono dalle ombre del passato e colpiscono inesorabilmente con le loro armi invisibili, virus e batteri patogeni, entrambi in grado di replicarsi all'infinito. Infatti non andrebbe mai dimenticato che dalle pestilenze medievali della metà del '300 all' influenza virale cosiddetta "Spagnola" del 1918 il mondo intero è uscito rimodulato nella sua essenza e la storia dei popoli è stata più volte riscritta. 
La stessa paura globalizzata riemerge, più volte, anche in presenza di atti di terrorismo eppure questa appare, talvolta, frutto di una accorta strategia in un'epoca in cui non si fanno più guerre mondiali; non perchè l'uomo sia diventato più pacifico bensì perchè come sostenne Friedrich Engels nel suo "Schizzo d'una critica dell'economia politica"nel 1844: " Voi diminuite le guerre perchè la pace è più lucrosa e massimizza l'inimicizia fra i singoli individui con l'infame guerra della concorrenza!" Nei due righi precedenti aveva ulteriormente chiarito il suo pensiero scivendo: "Avete incivilito i posti più remoti per aver nuovi spazi ove stender la vostra spregevole avidità; avete affratellato i popoli in una fratellanza di ladri" il tutto ben 176 anni fa. Ce l'aveva ovviamente con i mercanti e con l'avidità insita nei commerci laddove arrivò a definire l'economia politica "scienza dell'arricchimento". Infine, e non andiamo oltre nel citare il grande filosofo ed economista, chiarì con logica stringente e  un materialismo dialettico di rara chiarezza che "il commercio è una frode legale" basata sulla liceità del "giovarsi al massimo dell'ignoranza e della fiducia della controparte e vantare pregi che la propria merce non ha". Ebbene vogliamo sottolineare che circa due secoli fa qualcuno. lo Engels, aveva ancora la capacità di pensare profondamente e di riflettere su ciò che è l'uomo e su cosa rappresentano le sue azioni; oggi, nell'epoca del politically correct e della censura diffusa proprio in quel territorio informatico e telematico dove la globalizzazione avrebbe, ipocritamente, vagheggiato il potenziamento dei flussi dell'informazione, è quasi impossibile. Forse è proprio vero che piuttosto che esprimere opinioni a vanvera dovremmo tutti riprendere i libri in mano e rimetterci a studiare in quanto tutto ciò che doveva essere detto in termini di critica all'uomo in preda al suo delirio di onnipotenza veniva detto con quella autorevolezza che nella contemporaneità non possiamo far altro che sognare.
Ecco cosa c'entrano i passaggi precedenti con la globalizzazione che è, nulla di più e nulla di meno, di una vera e propria guerra condotta con altri mezzi per parafrasare la famosa "Vom Kriege" ovvero "Sulla Guerra" di Karl von Clausewitz. Fa infatti riflettere che la Cina, in questi ultimi decenni, abbia compiuto un salto qualitativo impensabile per qualunque altro Paese del mondo e da Paese "copiatore" di beni e merci è stata capace di resuscitare dall'oblio della storia quel Celeste Impero che è entrato in competizione, sotto tutti i punti di vista, con gli Stati Uniti; nonchè abbia potuto conquistare una assoluta leadership nel commercio europeo. E non si tratta di pura fantasia in quanto la famosa Nuova Via della Seta "One belt, one road" è in corso di realizzazione sia lungo un percorso terrestre capace di collegare il Paese del Dragone con la Spagna attraversando tutta l'Asia Centrale, sia lungo una via marittima che arriverebbe fino al Mar Mediterraneo attraversando il Canale di Suez dopo aver cabotato presso le coste dell'Asia Orientale. Ciò in barba alla talassocrazia americana che controlla tutto ciò che naviga e che si muove sui mari dell'intero pianeta con i suoi dodici Gruppi da Battaglia di Portaerei . L'insieme di tali elementi ha provocato un forte risentimento statunitense che si è concretizzato con la guerra dei dazi più volte riproposta, le minacce di nuove guerre commerciali e infine con tensioni geopolitiche legate anche alla incrollabile volontà del leader della Repubblica Popolare Cinese di far risorgere il Celeste Impero. Va ricordato come Xi Jinping sia stato capace, negli ultimissimi anni, di richiamare e far rientrare in Cina centinaia di migliaia di "cervelli", soprattutto, ma non solo, dagli Stati Uniti. "Cervelli"che decenni prima avevano abbandonato il suolo cinese per cercare fortuna in altri Paesi; ebbene quelli che sono rientrati hanno avuto, tutti, posti di rilievo nelle università e possibilità di fare ricerche all'avanguardia. Noi italiani, con tutti i brillanti cervelli che sono stati e sono ancora costretti a scappare da questo Paese in declino, dovremmo comportarci alla stessa maniera e invece i governi che si sono avvicendati se ne sono allegramente disinteressati.
Appare dunque curioso, estremamente curioso, che improvvisamente un'epidemia dilaghi spontanea irradiandosi dal cuore produttivo della Cina e si trasformi velocemente in pandemia colpendo pesantemente anche la Repubblica Islamica teocratica dell'Iran, ovvero ciò che rimane dell'antico Impero Persiano, che da moltissimo tempo tiene testa a diktat, embarghi e sanzioni imposti, con protervia, dagli Stati Uniti. Tutti provvedimenti ritenuti ingiusti dalla stessa Corte di giustizia Internazionale sin dal 2018. 
Per la Russia, altro Paese antagonista degli Stati Uniti sin da molto prima della Guerra Fredda, il discorso è ben diverso in quanto il Paese transcontinentale ha blindato le frontiere sigillando tutti i quasi 4.500 chilometri confinanti con la Cina e le altre migliaia di chilometri di frontiere confinanti con Mongolia e Corea del Nord. 
A ogni modo qualche quesito dovremmo pur porcelo visto che il progresso scientifico e tecnologico non è stato affiancato da un progresso etico e spirituale per cui ci piace ricordare, così come provocazione, che in Georgia, a Tbilisi; ovvero ai confini al nord - est con la Russia, c' è un laboratorio segreto del Pentagono che sviluppa armi biologiche e armi entomologiche. Qui strani movimenti di sangue umano congelato e agenti patogeni sono stati più volte registrati sebbene avvenuti sotto copertura diplomatica. Chi pensa che sia una tesi complottista si vada a leggere i reportages della coraggiosa giornalista bulgara Dilvana Gaytandzhieva http://dilyana.bg/us-diplomats-involved-in-trafficking-of-human-blood-and-pathogens-for-secret-military-program/. che sta rischiando la sua stessa vita documentando dettagliatamente qualcosa che i media mainstream si guardano bene dal riferire al pubblico ormai sempre più manipolato, inconsapevole e intrattenuto piuttosto che informato.

 
Tratto da http://dilyana.bg/the-pentagon-bio-weapons/

Sono ben 25 i laboratori del Pentagono sparsi in giro per il mondo e che si occupano solo di Guerra Biologica ed Entomologica con livelli di preparazione tali da progettare, realizzare, testare ed infine usare, in assoluta segretezza, droni che rilasciano zanzare tossiche modificate geneticamente e agenti patogeni di ogni genere e grado di letalità. Per tacere, almeno per ora, delle armi chimiche, radiologiche e nucleari definibili anche giuridicamente "armi di distruzione di massa" tanto care ai teorici della guerra asimmetrica, della guerra non convenzionale e dunque della guerra senza regole. Appare superfluo aggiungere che di laboratori specializzati ne esistano a centinaia e quasi in tutti i Paesi del mondo. E siccome sono molti i Paesi che si stanno cimentando in questo nuovo campo dell'arte bellica non vediamo per quale ragione tutto ciò che sta accadendo non potrebbe essere stato provocato da qualcuno che "signo dato"ha agito, con il grave rischio che certe armi di distruzione di massa, molto sofisticate, a basso costo e che per di più non lasciano una canna fumante, possano sfuggire al controllo dello stesso soggetto che le ha attivate. Con la tecnologia avanzata che ha portato alla manipolazione genetica e il concetto dogmatico di una necessaria globalizzazione di tutto e soprattutto del controllo sull'uomo non si scherza; l'una e l'altro si supportano vicendevolmente escludendo, prima o poi, presto o tardi, lo stesso uomo in un tempo in cui si presenterà il postumanesimo in tutta la sua edivenza e L'Intelligenza Artificiale in tutta la sua potenza. Torneremo su questo punto.



"With the loss of trust and faith comes disorder. When you've been lied to, you've been betrayed. Betrayal has consequences" ovvero "Con la perdita di fiducia e fede arriva il disordine. Quando ti hanno mentito, sei stato tradito. Il tradimento ha conseguenze".
 "The pandemic isn't ending, it's just the beginning of global disorder & depression" ovvero "La pandemia non sta finendo, è solo l'inizio del disordine globale e della depressione".
http://charleshughsmith.blogspot.com/2020/02/the-pandemic-isnt-ending-its-just.html 

Ci auguriamo che Charles Hugh Smith si sbagli.


 



 

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