venerdì 17 aprile 2015

l'ITALIA E' UNO DEI PAESI PIU' CORROTTI DEL MONDO. LA CORRUZIONE COSTA OGNI ANNO ALLO STATO OLTRE 60 MILIARDI DI EURO, PER UN IMPORTO PARI A CIRCA IL 4% del PIL.


Non abbiamo bisogno di chissà quali cose e chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di gente onesta !(Benedetto Croce)

 Immagine tratta da  httpwww.glistatigenerali.com

Al di là di ogni stima elaborata dalla Commissione Europea e dalla Corte dei conti lo scorso anno e dei dati presentati dall' OCSE Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, nel documento - sondaggio Gallup "Cubbing corruption, Investing in growth" del mese scorso, e al di là di ogni critica espressa nei confronti di tali studi si può affermare che i conti non tornano e il costo della corruzione crea un vulnus profondo e un danno antropologico nell'intero tessuto sociale italiano. A distanza di circa venti anni dalle inchieste giudiziarie di Tangentopoli e Mani Pulite il Belpaese, forte anche della esperienza quasi archetipica maturata con la madre di tutti gli scandali ovvero lo scandalo della Banca Romana, nel lontanissimo 1893, che vide protagonisti i massimi resposabili del governo dell'epoca fra cui Crispi e Giolitti oltre che un un numero imprecisato di politici e colletti bianchi, continua a mantenere fede ai principi della corruzione come "intrumentum regni". Si sa il nostro Paese é tradizionalista per eccellenza e non intende rinunciare neanche alla parte più oscura del suo passato. Per chi pensa che la corruzione in Italia sia un fatto meramente attuale e di rilevanza cronachistica dobbiamo ricordare che si tratta, e lo scandalo della Banca Romana lo conferma con assoluta chiarezza, che la corruzione in Italia è una caratteristica strutturale dell'intero sistema di gestione politica, economica e finanziaria di rilevanza storica e non meramente cronachistica. Gridare allo scandalo ogni volta che qualche decisore politico, qualche burocrate o qualche magnate della finanza rimane coinvolto in faccende di rilevanza giudiziaria, legate a tangenti e corruzione, fa dimenticare le 72 eminenti personalità pubbliche, tutti i Presidenti del Consiglio fin dal 1885 e i nomi più altisonanti dell'alta finanza romana implicati nell'affaire Banca Romana. 


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Dunque il fenomeno ha radici storiche antiche e non deve spaventare il fruitore di informazioni e di notizie giornalistiche più di tanto; infatti, in epoca contemporanea la grancassa mediatica, a nostro avviso, non dice nulla di nuovo o di sconvolgente bensì non fa altro che amplificare ciò che già é risaputo e che appartiene alla memoria storica del Paese che spesso caparbiamente dimentica, talvolta incredibilmente resta incredulo, in qualche caso timidamente perdona ma che ultimamente, sia pur in maniera rassegnata, comincia con timidezza malcelata a chiedere giustizia e a voltare pagina, facendo proprio il forse ingenuo aforisma crociano che riportiamo nel titolo.
Ma torniamo ai dati, sia pur non troppi perchè la gente è stufa di sentire dati micro e macroeconomici con la crisi che morde di brutto, e ricordiamo soltanto che su 27 Paesi europei gravano circa 120 miliardi di euro di costo della corruzione di cui ben 60 miliardi sulla sola Italia ovvero quasi il 4% del Prodotto Interno Lordo. E quante persone sono in carcere per corruzione in Italia? Una decina. E in Germania, dove la corruzione incide in misura ridottissima, quante persone sono detenute nelle patrie galere? Ben 8.700. Tutto ciò mentre da noi si parla di giustizia certo ma solo mediatica, con talk show trasformati in Tribunali popolari e con Tribunali la cui austerità e sacralità spesso vengono alterate dall'esigenza di coprire le malefatte dei potenti e dei ricchi che ritengono l'immunità una caratteristica del loro patrimonio genetico. Eppure di galantuomini ce ne sono stati nel nostro Paese. Basta ricordare il durissimo discorso che il Presidente del Senato, Cesare Marzagora uno dei pochi politici italiani indipendenti che non aderì mai a nessun partito, rivolse contro il Parlamento e il malaffare nell'ormai lontano febbraio del 1960. Arringò con appassionato coraggio:"Un'atmosfera di corruzione pesa......sulla vita politica italiana, inquinata dall'affarismo e dagli interventi finanziari illeciti, e ben noti, dei grandi gruppi di potenza parastatali e privati. La tacita e reciproca rassegnazione che si è creata fra i diversi settori politici turba la coscienza non soltanto mia, ma della maggioranza dei colleghi di ogni parte, i quali soffrono, in silenzio, come di fronte a una inevitabile pestilenza". Fin qui tutto attualissimo e condivisibile. Ma andò oltre aggiungendo: "Ebbene mi sia consentito di dire che sono ormai indispensabili precise disposizioni legislative atte a rendere pubblica e obbligatoria la corretta attività amministrativa di tutte le formazioni politiche, oggi condannate a vivere, contravvenendo alle regole, non soltanto fiscali, di una democrazia che voglia considerarsi incensurabile. Onorevoli colleghi: così non si può andare avanti e, se il mondo politico italiano non ritrova il piacere dell'onestà, tristi prospettive, purtroppo, si aprono per il nostro avvenire". Tutto l'intervento scaturì da un raro senso di consapevolezza maturato in ben dieci legislature e da una un forte senso di concretezza e realismo visto che Marzagora nella vita privata fu banchiere; per cui davvero era addentro agli arcana imperii. Appare superfluo aggiungere che il suo intervento non suscitò alcun interesse e anzi fu riportato, come ogni "vox clamantis in deserto" che si rispetti, nelle pagine interne dei giornali dell'epoca compreso Il Popolo della Democrazia Cristiana che pure era molto attento alla vita parlamentare. Dopo pochissimi giorni si dimise dal suo alto incarico istituzionale.

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E anche se la corruzione non si configura come male endemico solo nel nostro Paese, e gli stessi dati dell'Ocse lo dimostrano eloquentemente, l'Italia continua a manifestarsi come il Paese più corrotto d'Europa secondo il Corruption Perception Index 2014 di Trasparency International; con buona pace di J.T. Noonan che, nel complesso studio storico "Ungere le ruote" (titolo evocativo e provocatorio) pubblicato verso la fine degli anni'80 da SugarCo, fa risalire la corruzione a circa tremila anni prima di Cristo per giungere poi alla Rivoluzione Francese. La corruzione per lo studioso statunitense sarebbe una caratteristica saliente di tutte le civiltà antagoniste, non solo, ma in un certo senso la stessa ricchezza e la libertà potrebbero apparire come un prodotto del malaffare visto che i grandi della storia sono passati tutti, o quasi, attraverso le forche caudine della corruzione e sono stati tentati dal denaro oltre che dal potere in sè e per sè, da Periche a Demostene, da Cesare a Seneca, da Richelieu a Robert Walpole, da Danton a Napoleone. E qui ci fermiamo e vorremo chiudere, sempre con il documento Ocse che avverte: "il costo delle truffe e della corruzione negli investimenti pubblici non é solo economico ma politico e istituzionale con seri risvolti per la legittimazione dell'apparato dello Stato e la capacità delle istituzioni governative di funzionare in modo efficace"; difatti per l'importante Organizzazione internazionale "c'è una forte relazione tra la corruzione percepita e la fiducia nel Governo. In altre parole più alta é la corruzione percepita e più bassa é la fiducia nelle istituzioni". Con una percezione della corruzione nelle istituzioni governative che in Italia é pari al 90%, con uno stragismo perennemente impunito unitamente ai servizi segreti deviati, con la realizzazione concreta dei piani elaborati dalla P2 e il caso Moro, per giungere agli stipendi dei parlamentari dieci volte superiori a quelli di un operaio medio il che scredita anche il più onesto fra deputati e senatori e i recenti episodi dell'era berlusconiana, si sta creando un clima pesante che porterà alla rottura degli equilibri sociali e politici. D'altra parte lo Stato non rinuncia minimamente ad essere obbedito con una impenetrabile selva legislativa che serve a coprire le sue magagne e a rendere incerto e inapplicabile il diritto, nè tantomeno rinuncia a farsi pagare tasse e imposte palesi e occulte che vengono altresì percepite dai cittadini come ingiuste, inique e destinate al lussuoso sostentamento di una classe politica inetta oltre che corrotta. Occorre un risanamento totale e la riscoperta del "piacere dell'onestà" di cui il Presidente Marzagora accennava nel suo discorso pochi giorni prima di dimettersi.







giovedì 9 aprile 2015

SCIE CHIMICHE (CHEMTRAILS) E GUERRA AMBIENTALE: PER FARE CHIAREZZA SU CIO' CHE ACCADE NEI CIELI DI TUTTO IL MONDO. AL DI LA' DELLA TEORIA DEL COMPLOTTO E DELLA COSPIRAZIONE.

Il Generale Fabio Mini, uno dei massimi esperti europei di geopolitica e analista strategico nonchè settimo comandante della missione Nato "Kosovo Force" denominata dagli alti vertici militari "Operazione Joint Guardian" fra il 2002 e il 2003, con straordinaria chiarezza spiega ciò che sta accadendo nei cieli del mondo ma anche sui mari e sotto la crosta terrestre.

Ogni qualvolta un osservatore, alzando gli occhi al cielo, si chiede cosa stia accadendo e perchè il cielo é solcato costantemente da scie chimiche (chemtrails) apparentemente inspiegabili e su cui le autorità civili non dicono nulla e le autorità militari non rispondono, viene puntualmente accusato di complottismo, cospirazionismo e dulcis in fundo di essere paranoico. Per cui l'armamentario fraseologico, composto invariabilmente da frasi fatte, modi di dire ed espressioni idiomatiche fortemente provocatorie, irrispettose nonchè oltraggiose, viene sfoderato in difesa di segreti inconfessabili di origine militare e industriale, di format pensieri elaborati per non far riflettere la gente, di moduli comportamentali che non prevedono l'attività di disturbo del "conducente" ovvero delle elite dominanti. Tuttavia noi crediamo che ci sia un diritto, il diritto alla conoscenza, che oltre a essere un nuovo diritto umano, secondo la definizione che, recentissimamente ne ha fornito il Partito Radicale in una campagna il cui testimonial é il musicista Franco Battiato, é anche un diritto naturale inviolabile e insopprimibile come hanno insegnato in ambito giusnaturalistico il retore Cicerone, il Doctor Angelicus San Tommaso, l'olandese Grozio e il tedesco Radbruch. E proprio non capiamo come si possa essere consapevoli di quanto accade in società contemporanee estremamente complesse, come la nostra, senza poter accedere all'informazione, quella vera e che riguarda tutti gli abitanti del pianeta, quando essa non é disponibile, non è accessibile e non è accurata violando tutti i principi dell'apertura e della trasparenza più o meno accettati e recepiti nelle normative dei Paesi più evoluti. D'altra parte per chi é cittadino italiano é facile constatare quanto la normativa sulla trasparenza é disattesa e praticamente inapplicata se non in forme incomprensibili e talmente burocratizzate da far desistere anche il più volenteroso e motivato dei cittadini; la burocrazia invincibile pare essere diventata il nostro pane quotidiano. Così come, per chi è cittadino di Paesi di diritto anglosassone, sa perfettamente che il FOIA - Freedom of Information Acts, tanto sbandierato come conquista di civiltà, tende a rivelarsi inadeguato rispetto alle esigenze legittime e naturali dei cittadini.
Tuttavia pare che alcune coperture stiano saltando e ci preme rilanciare la conferenza del Generale Fabio Mini che, oltre a non essere, complottista, cospirazionista e paranoico, ci appare anche come persona equilibratissima, conoscitore profondo della materia che tratta, esperto di strategia militare che é il vero motore propulsore di ogni progresso tecnologico (vedi la stessa Internet nata da circuiti militari come Arpanet), e costituisce, a nostro avviso, il prototipo di militare di rango illuminato e rispettoso di tutti i principi che sovrintendono alle regole democratiche e repubblicane. riferisce una serie di informazioni destinate ad aumentare, a livello esponenziale, il grado di consapevolezza di chi non si accontenta dell'informazione di regime. Per queste ragioni abbiamo riportato il video integrale di una delle sue conferenze.
E' bene ricordare che tutti coloro che sono scettici perchè non dispongono di apertura mentale tendono a vivere in una prigione psichica da cui, con il passare del tempo, non potranno più uscire; coloro che, per dovere in quanto partecipi di attività illegali ai danni dell'umanità, si atteggiano a scettici, non sono diversi da quanti, durante le Guerre Mondiali, si sono macchiati di orrendi crimini contro l'umanità; infine coloro che, per ragioni politiche, propendono per il mantenimento dello status quo, dimenticano che la vita é mutamento e che ogni apparente certezza é destinata a essere spazzata via in un moto di rivoluzione ciclico e inarrestabile. Oltre non diremo perchè é giusto che la parola venga data a gli esperti.


                                          Tratto dal canale Youtube di Gilberto Frilli



La guerra ambientale è già cominciata. Intervista al generale Fabio Mini
di redazionale - 06/03/2008 (intervista di sette anni fa ma attualissima)

Fonte:  
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=17573



Riportiamo in home page, per maggior visibilità ed arricchito d'ulteriori contenuti, un argomento già presentato la settimana scorsa nel forum di LuogoComune dedicato alle scie chimiche.

Il 21 febbraio un'emittente veneta, RadioBase, ha intervistato un alto ufficiale in pensione dell'Esercito Italiano sul tema del controllo climatico e delle moderne tecnologie militari capaci di trasformare l'ambiente da scontata cornice d'un conflitto a vera e propria arma o strumento d'attacco.

L'intervista riprende un articolo scritto dallo stesso ufficiale, il Gen. Fabio Mini, e pubblicato sulla rivistaLimes n° 6-2007, avente titolo "Owning the weather: la guerra ambientale globale è già cominciata" che è possibile visionare e scaricare a questo indirizzo.

Nel corso dell'intervista [...]

[...] è indicativo anche il tono usato dal generale: i vari argomenti esposti, per gli appartenenti al settore militare, sono risaputi già da tempo (si risale financo agli anni '40) e la fattibilità tecnico-operativa del loro impiego su scala estesa, cioè contro civili, sono ormai date per certe.
Solo nel grosso dell'opinone pubblica tutto ciò è ancora considerato quasi fantascienza, il che dà un'idea del divario tra le realtà in cui vivono i due insiemi di persone e la qualità dei canali d'informazione che i secondi quotidianamente utilizzano.

°°° °°° °°°
Intervista al Gen. Fabio Mini.di Radio Base, 21 febbraio 2008.
(Trascrizione a cura di www.luogocomune.net)


IntervistatriceBuongiorno Generale Fabio Mini, una cortesia si può presentare, per cortesia, da solo: lei di che cosa si occupa e che cosa fa?

Gen. MiniBeh sono un generale in cosiddetta ausiliaria, noi generali non andiamo mai in pensione: transitiamo dal servizio attivo a uno stato intermedio in cui siamo a disposizione dell'amministrazione e poi passiamo nella Riserva, che comunque sono tutti eufemismi per la pensione quindi sono un generale in pensione e mi occupo di collaborazione e diffusione su temi strategici, scrivo libri, faccio conferenze, do qualche consiglio a qualcuno che non li vuole e che non li vuole comunque ascoltare, ma io ci provo lo stesso, e mi sono impegnato anche un po' nel campo, così, del sostegno umanitario: ho fondato insieme ad amici un'associazione che si chiama Peace Generation.

IntervistatriceEcco senta generale quando lei era attivo, mi sembra che sia più attivo anche adesso, ma quando era attivo in che settori soprattutto lavorava dal punto di vista militare?

Gen. MiniDal punto di vista militare ho avuto tre grandi branche; una branca è stata quella di interesse, una branca è stata quella della comunicazione: io ho fatto il portavoce del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito così come dello Stato Maggiore della Difesa. La seconda branca è stata quella logistica: mi sono occupato anche di contratti, contrattistica in questa maniera; la terza è quella che mi ha preso più la parte sostanziale della vita operativa è stata quella appunto operativa: ho comandato le unità dei Vespri Siciliani, ho comandato tutti i tipi di unità bersaglieri, vengo dai bersaglieri, e poi ho comandato il contingente internazionale, la forza internazionale di pace in Kosovo, che è KFOR. Ho fatto il Capo di Stato Maggiore della NATO in Sud Europa, quindi ho avuto parecchi incarichi; sono stato in Cina per tre anni come addetto militare, sono stato in America per altri due anni come integrato in una unità americana e così ho avuto moltissime esperienze.

IntervistatriceC'è un suo articolo molto interessante sul numero di Limes che intitolava "Il clima dell'energia, il tempo che farà, le guerre dei tubi, l'Italia a rischio". Ecco il titolo che lei ha dato è "Owning the weather: la guerra ambientale globale è già cominciata"; vorrei cominciare con questa frase che lei ha scritto: "la guerra ambientale in qualunque forma è proibita da leggi internazionali. Le Nazioni Unite fin dal 1977 hanno approvato la convenzione contro le modifiche ambientali" e poi sotto c'è scritto: "la guerra ambientale è oggi definita come l'intenzionale modificazione di un sistema ecologico naturale come il clima i fenomeni meteorologici gli equilibri dell'atmosfera della ionosfera della magnetosfera le piattaforme tettoniche etc..., allo scopo di causare distruzioni fisiche, economiche, psicosociali nei riguardi di un determinato obiettivo geofisico o una particolare popolazione". Di cosa stiamo parlando, generale? Di cosa stiamo parlando ieri, di cosa stiamo parlando oggi e di cosa stiamo parlando del futuro?

Gen. MiniIl senso dell'argomento fondamentale è questo, che poi è anche la mia tesi: la guerra è cambiata, cioè non ci possiamo più tenere attaccati al concetto di guerra tradizionale quando c'era uno che sparava contro un altro. E' cambiata non soltanto perchè gli interlocutori della guerra o anche i cointeressati alla guerra sono moltissimi; è cambiato perchè i sistemi d'arma sono cambiati: non ci sono più soltanto fucili o missili adesso ci sono anche altri tipi di arma. Una arma fondamentale che nella guerra moderna o in questa guerra globale ha assunto una rilevanza fondamentale è proprio l'arma psicologica o comunque l'arma dell'influenza che può essere esercitata con tutto quindi l'ambiente inteso come sistema ecologico, nel quale noi viviamo e dal quale noi dipendiamo, è diventato un attore principale, non è soltanto una cornice, è un attore principale della guerra, può essere addirittura un obiettivo ma può essere anche uno strumento e questo è il concetto fondamentale.

IntervistatriceEcco senta, io vado sempre avanti con il suo articolo, a pagina 82 lei scrive: "Tutti fingono di credere che le devastanti esplosioni delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki siano state le prime ed ultime della storia militare, eppure tutti sanno che da allora ci sono già state più di 1.000 esplosioni nucleari nel sottosuolo, nelle profondità degli oceani, in superficie e nello spazio e queste possono provocare per esempio degli tsunami". Che cosa voleva dire qui generale?

Gen. MiniVolevo dire che quando si pensa che un certo sistema d'arma come l'ordigno nucleare, con le leggi con le convenzioni internazionali, è stato limitato è vero che è stato limitato però si sono sviluppate altre utilizzazioni anche dello strumento nucleare ed oltre lo strumento nucleare anche di quello magnetoelettrico.

IntervistatriceQuindi io posso con le... mi scusi se la interrompo: quindi io posso con un esplosione, un esperimento, creare un sisma anche in qualche modo voluto.

Gen. MiniMa assolutamente vero, nel senso che questo non è ormai una fantasia o una illazione, sono cose ormai che sono tecnicamente e scientificamente provate. Quello che manca è la prova che qualcuno deliberatamente lo abbia già fatto, però se si vanno a vedere quali sono le linee di frattura o le faglie che ci sono nella crosta terrestre e si può immaginare che se uno agisce in un punto, per esempio in mezzo al pacifico con una esplosione controllata nucleare o anche soltanto non nucleare o anche soltanto convenzionale, bene il riverbero delle onde sismiche che produce questa esplosione può arrivare e alimentare e provocare addirittura lo tsunami; ma adesso lo tsumani è una forma così che tutti quanti conoscono ma i terremoti in genere possono essere in questo senso...

IntervistatriceEcco scusi, io la interrompo sempre perchè... negli ultimi anni io ho fatto delle ricerche e ho sempre visto proprio facendo delle tabelle di raffronto che dove c'erano state delle esplosioni sotterranee, io ho seguito anche alcune esplosioni che venivano fatte dai francesi nel Sahara, poi Mururoa, poi in India e in Pakistan, poi a breve distanza venivano fuori dei terremoti quindi a volte erano sperimentazioni quindi si può anche pensare che si possano creare al di là dei terremoti anche dei sisma, anche delle frane, delle valanghe, delle inondazioni, cioè degli scienziati in questo caso molto bravi ma in negativo possono in qualche modo condizionare l'ambiente e quindi l'economia anche di un Paese.

Gen. MiniMa assolutamente sì cioè questa è una capacità tecnica, tecnico operativa, che esiste. Adesso io ripeto non ho prova provata che ci sia stato un cosiddetto esperimento o nucleare o convenzionale che abbia provocato un reale terremoto, però la parte tecnica c'è ed io sono anche abbastanza pessimista dal punto di vista militare perchè in 45 anni di carriera militare in giro per il mondo ne ho viste di tutti i colori su quello che riusciamo a combinare, cosa riesce a combinare la fantasia umana, bene io sono veramente pessimista nel fatto di dire che probabilmente c'è qualcuno che ci ha già provato a fare di queste cose; non so dove non so quando ma certamente non nei casi, io penso e spero, nei casi che lei ha seguito perchè in genere quando si fanno queste OPERAZIONIsi sa benissimo qual è il danno, la conseguenza che si vuole provocare, e non si vuole certo far risalire all'attore o a colui che lo ha provocato percui se lei ha seguito degli esperimenti che erano già stati preannunciati o annunciati questi probabilmente sono o casuali, le conseguenze sono o casuali oppure non volute. Però chi è che vuole farlo veramente ha la capacità tecnica di farlo, lo può fare.

IntervistatriceEcco lei ha citato un esempio molto interessante: negli anni '40 un professore australiano, vuole raccontare questa cosa che lei ha seguito, che faceva questi esperimenti, ai nostri ascoltatori?

Gen. MiniMah insomma questo è un professore israeliano che si è messo a fare... era australiano, più che altro neozelandese, faceva questi esperimenti, vedeva quali erano le incidenze di questi fenomeni e si è accorto che si potevano provocare...

Intervistatrice...delle onde anomale, no, mi diceva?

Gen. Mini...potevano fare delle onde anomale, lui le ha provocate: al largo di Aukland lui ha provocato delle onde anomale, dei piccoli tsunami; in realtà erano soltanto fenomeni di onde che venivano, che montavano per conto proprio, e lui c'è riuscito in maniera controllata in maniera limitata ma c'è riuscito e ci è riuscito talmente bene che poi è sparito per un periodo dalla circolazione ma nel frattempo era stato contattato dagli Stati Uniti i quali sempre da un punto di vista tecnico-scientifico volevano vedere quali erano le possibili applicazioni di questo tipo di nuova, parliamo degli anni '40 subito dopo la guerra, di questa nuova arma in una eventuale difesa o comunque offesa contro un eventuale nemico. Lui sembra che non abbia aderito alla parte militare di questo progetto, sembra, ma ovviamente i dati che lui aveva erano a disposizione di tutti anche perhè lui, quella volta, lavorava in Australia per conto della Università della Neozelanda ma chi gestiva i fondi dati a questo progetto erano Gran Bretagna e Stati Uniti.

IntervistatriceSenta Gen. Mini lei, nel suo articolo, che tra l'altro posso dirlo a chi ci sta ascoltando, noi stiamo consigliando a tutti di leggerlo, proprio anche a quelli che da anni lavorano su queste cose e molte volte anche incontrando delle diffidenze. Lei parla anche di questo centro in Alaska che conosciamo tutti, HAARP, il quale lavora sulle onde ad alta frequenza, questo è finanziato... e su questo si è sempre pensato che potesse influire sul clima; ecco vogliamo parlare... lei ne parla nel suo articolo.

Gen. MiniSì ne parlo perchè in effetti è una di quelle evoluzioni della ricerca sulle onde a bassissima frequenza e altissima frequenza, sono i due estremi, per la loro capacità praticamente di superare gli ostacoli, di non essere influenzati dalla curvatura terrestre, di non essere influenzati da ostacoli di varia natura... è quello quindi di modificare, di poter modificare l'assetto anche atomico delle cose. Bene questi generatori ovviamente di queste onde elettromagnetiche particolari, ovviamente chi è che li gestisce dice che sono per tutt'altra natura che non hanno questo tipo di capacità...

Intervistatrice...sì qualcuno diceva che volevano creare una specie di scudo per difendere la terra dal discorso dell'ozono mi pare... c'erano delle motivazioni che nessuno credeva poi tra l'altro...

Gen. MiniSì francamente diventano anche poco credibili. Sa che cos'è, mantengono una certa dose di credibilità perchè nessuno sa veramente di che cosa si tratta percui se una fonte autorevole dice, come un governo, dice "no, noi non stiamo facendo questi esperimenti per questo ma lo facciamo per motivi difensivi e non turbiamo, alteriamo l'equilibrio ecologico di nessuno, tutti quanti tendono a crederci; soltanto che negli ultimi 15 - 20 anni ormai questo livello di fiducia sulla parola incomincia a scadere un po' insomma, ecco queste onde elettromagnetiche hanno la capacità di interferire e quindi di addirittura di provocare delle alterazioni meteorologiche focalizzate in determinati punti che poi possono montare per conto proprio...

IntervistatriceEcco, Generale Mini, tra l'altro noi abbiamo raccolto negli anni, negli ultimi anni, delle proteste da parte per esempio di Paesi come la Russia, come la Cina ma anche altri Paesi che lamentavano, a parte che anche i russi sanno condizionare molto bene il clima anche loro hanno delle possibilità insomma in questo senso di creare dei fenomeni meteorologici, accusavano proprio che certe situazioni meteorologiche di aridità, di siccità o di eccessiva pioggia o di eccessivo freddo, come sta succedendo adesso in Cina, potessero essere provocate artificialmente; avevano fatto una denuncia nazionale, internazionale, dicendo c'è qualcuno dietro tutta questa operazione per creare problemi alla situazione economica di un paese. Lei che cosa risponde di fronte a questo? Lei non ha le prove però a livello, così, di momento...

Gen. MiniA livello così di momento proprio di riflessione, di una riflessione....

IntervistatriceCerto, non è tanto fuori di norma insomma questa cosa...

Gen. MiniNon è al di fuori della norma, come ripeto, anche questo campo, cioè, è un campo in cui la parte tecnica è molto avanzata; ora quando si parla che, si pensa che il programma Owning the Weather 2015, voglio dire... no 2025 addirittura, è partito nel 1999; oggi siamo nel 2008 quindi sono già passati 10 anni e questo obiettivo di possedere il tempo meteorologico entro il 2025 a fini militari, questo è il programma perchè è finanziato dall'aeronautica militare statunitense non è finanziato da McDonald che vuole vendere gli hamburger, quindi questo è un programma che sta andando avanti e se tanto mi dà tanto, se l'obiettivo finale è al 2025, nel 2008 noi abbiamo già qualche risultato lo dobbiamo avere altrimenti chi è che investe i SOLDI avrebbe già chiuso i rubinetti dei fondi. Qundi ci sono già adesso delle capacità pratiche che possono essere sfruttate io dubito molto a livello di riflessione che ci sia qualcuno che intenzionalmente stia dirigendo queste armi contro un altro obiettivo. Dubito molto non perchè credo che gli uomini siano buoni, dubito molto che ne abbiano acquisito la capacità, però ho messo anche in evidenza nell'articolo la teoria, ma anche le supposte prove, che uno scienziato tecnico militare americano dà di queste cose e lui, secondo lui, i russi... lui attribuisce ai russi...

Intervistatrice...Bearden mi pare...

Gen. Mini...esatto sì, ma quello che si può attribuire ai russi si può attribuire agli Stati Uniti in maniera maggiore oggi, perchè gli hanno superati in molti campi, ma si può attribuire anche ai cinesi i quali intanto si stanno organizzando e attrezzando per questo; percui se lui pensa che ci siano stati già negli anni '70 degli episodi di utilizzazione di queste onde elettromagnetiche per produrre puntuali fenomeni atmosferici sul territorio degli Stati Uniti, io penso che se lui, e lui è uno scienziato... tra l'altro scrive dappertutto è accreditato dalla organizzazione degli scienziati americani insomma, non dovrebbe essere un millantatore o un fesso. Per cui prendendo anche... facendo la tara a quello che lui dice, dal punto di vista tecnico-scientifico già esiste questa capacità e questa possibilità; speriamo soltanto che non abbiano ancora raggiunto un livello tale, soprattutto di determinazione e dico da un certo punto di vista, di stupidità e cattiveria, da impiegarlo realmente pensando di far fuori un obiettivo o un nemico circoscritto senza allargare i danni ad altri che possono anche non essere nemici e possono anche...

Intervistatrice...quindi diciamo, per concludere, noi possiamo concludere con quest'immagine su cui io voglio proprio la sua chiusura: io posso provocare, dal punto di vista climatico, una siccità in un paese quando ho l'intenzione di far, come si può dire, andare via una popolazione che in qualche modo mi possa essere di peso la faccio, non so, diventano dei profughi da un'altra parte perchè in quel Paese ci sono materie prime che m'interessano.

Gen. MiniQuesto è un fatto che non si può...

Intervistatrice...questa è una guerra...

Gen. MiniQuesto è un fatto che non si può assolutamente escludere ed è una guerra.

Per saperne di più: 
 OWNING THE WEATHER: LA GUERRA AMBIENTALE GLOBALE È GIÀ COMINCIATA.

Foto di Antonio Tortora: Scie chimiche (chemtrails) a Monte Sant'Angelo - Pozzuoli



domenica 5 aprile 2015

La Chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina e la Tomba di Jacopo Sannazaro

C'è un significato esoterico nella Tomba dell'umanista arcadico napoletano Jacopo Sannazaro?

Quando si passa per Mirlinium, così come era chiamata Mergellina da alcuni cronisti del XIII° secolo o per Mergoglino, antico nome con cui fu chiamata in epoca aragonese, si prova la sensazione immediata di trovarsi in una posizione, quasi perfettamente baricentrica, che affaccia su un Golfo che, da sempre, affascina l'osservatore e il visitatore. D'altra parte non è un caso se Plinio, Svetonio, Seneca e Stazio ne hanno decantato la bellezza e il fascino quasi soprannaturale. Che dire poi di Silio Italico che individuò in una parte dell'insenatura la dimora nascosta delle Muse e di Virgilio che proprio in questo tratto di costa si attardò a comporre le Georgiche. In epoche più o meno recenti anche il Boccaccio, Gabriele d'Annunzio e la poetessa di origini armene Vittoria Aganoor Pompilj apprezzarono il sito dedicandogli pagine di liriche e osservazioni. Ma quello che ci interessa maggiormente sottolineare, vista anche la narrazione leggendaria che parla di un amore impossibile fra un pescatore della zona e una bellissima sirena che portò alla morte per annegamento del giovane che si chiamava proprio Mergellino, é la presenza della chiesa di Santa Maria del Parto fatta erigere dal Poeta Jacopo Sannazaro. Ed è proprio qui che si trova il suo sepolcro attraverso le cui forme rinascimentali viene espressa, con chiarezza e per dirla con Benedetto Croce "quella mescolanza di sacro e profano tanto caratteristica nella poesia del Sannazaro". 


Reportage fotografico di Antonio Tortora

Ma, a un'attenta analisi, si vede che il sepolcro é nella sua interezza di concezione profana; infatti si tratta di un vero e proprio trionfo di busti dedicati ad Apollo e Minerva, alla divinità non olimpica Pan, a Nettuno e a Marsia genio delle sorgenti e dei fiumi dell'Asia Minore mentre lo stesso busto del poeta è collocato fra due amorini. Il tutto di fattura michelangiolesca, con alcune incertezze sulla paternità delle opere; il dubbio risiede fra lo scultore fiorentino frà Giovanni Angelo Montorio e il napoletano Girolamo Santacroce. Ma questa é faccenda che riguarda gli storici dell'arte. Elementi di paganitas si riscontrano anche nell'epigrafe "Da sacro cineri flores: Hic ille Maroni Sincerus Musa proximus ut tumulo" scritta dall'umanista Pietro Bembo che, così facendo, paragona l'arte poetica del Sannazaro a quella di Virgilio. L'assenza di motivi religiosi o comunque legati alla teologia ufficiale obbligò i frati "Servi di Maria" a far aggiungere i nomi biblici di David e Judith al di sotto delle sculture raffiguranti Apollo e Minerva; in caso contrario il vicerè spagnolo avrebbe fatto rimuovere l'intera opera.



Slide Fotografica di Antonio Tortora

Il poeta, nella narrazione magico-allegorica dove si avvertono fortissimi l'influsso dei classici e il temperamento malinconico del Sannazaro, descrive le avventure iniziatiche di Sincero, pastore fra i pastori della mitica Arcadia laddove, per una delusione d'amore e forse anche di carattere politico, si immerge in un mondo fatto di Ninfe come Aretusa, Dei, miti pelasgici e fiumi sotterranei come l'Alfeo e il Sebeto. Qui risale all'origine della vita e di tutto ciò che lo circonda nella realtà materiale, perchè Arcadia viene dall' antica radice ARK  da cui Arceo e Arkeo che significano, rispettivamente in latino e in greco, "custodire" e "preservare" e da Arktos che si ricollega al mito polare dell'Artico e dell'orso dunque, simbolicamente, al Polo celeste, al Centro del Mondo ed infine a uno dei Centri della Tradizione Primordiale. Inoltre lo stesso nome del fiume Alfeo, carsico per eccellenza e destinato a ricomparire periodicamente solo per coloro che sono iniziati, deriva dalla prima lettera dell'alfabeto semitico, l'Aleph, e dalla prima lettera dell'alfabeto greco, l'Alpha, derivando simbolicamente da una testa bovina. A questo punto ci troviamo, esotericamente, ad osservare un viaggio iniziatico che prevede la fusione del potere fecondante del fiume Alfeo principio maschile, e della natura umida e femminile, di Aretusa intesa come Vacca. Le lettere derivanti da questa unione come anche tutti i concetti espressi in parole creano immagini e idee da cui la poesia, attraverso i suoni, vivificano le Selve di cui parla il Sannazaro nell'Arcadia e che corrispondono senza dubbio ai circoli poetici e alle Accademie. Tutto termina, nel dispiegamento poetico, quando Sincero rimane turbato da un sogno spaventoso che lo obbliga a tornare nella realtà visibile dove scopre, con amarezza, che la donna amata è andata, è morta riassorbita nel principio da cui tutto deriva.
Si tratta di materia complessa e che richiede conoscenze di carattere esoterico ma che, doverosamente, andava accennata perchè la suggestione del luogo descritto nelle slide fotografiche va vissuta recandosi sul posto e osservando con attenzione i dettagli dell'opera.
Va da se che anche l'opera di Jacopo Sannazaro "De Partu Virginis", più tarda rispetto all'Arcadia, suscitò scandalo fra i contemporanei che ne contestarono l'arditezza classica e pagana su di un tema, come la nascita del Cristo, che doveva essere per forza trattato nell'ambito dell'ortodossia e nel rispetto dei canoni teologici. Ma questa è un'altra storia.


"Va', dalla tua amata, e quando sarai riemerso dal mare, mescolati con la fonte, e siate un'acqua sola"
                                                 (Luciano: Dialogo di Poseidone e Alfeo)